Non comprendiamo la logica per cui si continua a prorogare il blocco dei contratti. La sensazione è che si seguiti a chiedere ai soliti noti per non toccare altri interessi che invece produrrebbero molte risorse”. L’attacco al ministro della amministrazione pubblica Marianna Madia arriva da Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. Oggi in Sardegna, a Buggerru, per ricordare il primo sciopero generale d’Italia del 4 settembre 1904, critica la decisione di bloccare ancora il rinnovo dei salari degli statali. “Capisco l’indignazione, lo sciopero è giusto”, dice invece in un’intervista a Repubblica Maurizio Landini (Fiom). La Cisl invece annuncia mobilitazioni in tutta Italia.

“Bisogna decidere”, sostiene Camusso, “il Presidente del Consiglio e il governo hanno fatto la manovra sugli 80 euro che noi abbiamo giudicato positivamente, non solo perché era un segno di riconoscimento al lavoro ma soprattutto perché era il segnale che non si esce dalla crisi abbassando i salari e peggiorando le condizioni dei lavoratori. Ecco perché vorremmo coerenza con questa scelta, chiudendo una stagione lunga sei anni che ha portato all’impoverimento delle retribuzioni e delle pensioni. Bisogna mettere al centro il tema della creazione di lavoro: se non si riparte da questo, dal fare investimenti, non possiamo uscire dalla recessione”.

Bonanni su Rainews 24 parla invece di mobilitazioni nazionali per dare voce alla protesta: “Attiveremo una mobilitazione in tutta Italia” perché con il blocco dei contratti pubblici anche nel 2015 “si toglie alle persone povere per lasciare il quadro della spesa pubblica così com’è. Non ci stiamo più a questa situazione si tratta davvero di un teatro drammatico che si deve interrompere”. Il leader della Cisl ha spiegato che “ci metteremo d’accordo nel sindacato su come denunciare questa situazione che per noi è ormai scandalosa”. Bonanni ha tuttavia aggiunto che “la mobilitazione la immaginiamo denunciando a tutti le ruberie e le inefficienze che ci sono nella spesa pubblica, la soluzione la immaginiamo tagliando le inefficienze e le ruberie che ci sono nelle Regioni, negli Enti pubblici e nelle municipalizzate. Perché con questi si usano i guanti bianchi mentre sui dipendenti si usa la mannaia?”.

Polemico anche Landini: “Capisco l’indignazione degli statali, giusto scioperare per certe cose”, ha detto su Repubblica. Il quotidiano riferisce dell’incontro tra il sindacalista e il premier Matteo Renzi alcuni giorni fa. “Le crisi sul tavolo stanno aumentando a centinaia”, ha detto e rilanciato la sua proposto di un sistema di tutele universale, una cassa integrazione estesa a tutti i lavoratori dipendenti e non solo a quelli delle aziende con più di 15 addetti. “Estendere? Certo, se tutti i datori di lavoro e i lavoratori pagassero la loro quota, si potrebbe fare”.

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