Il ministro della Difesa Roberta Pinotti verso la Farnesina? Sull’ipotesi che sia proprio la titolare della Difesa a sostituire la Mogherini agli Esteri, la Pinotti si sfila dal toto-nomine: “Avete visto con quanta passione mi occupo dei temi della difesa, perché volete mandarmi via?” ha risposto sorridendo. Del resto di questi tempi non le mancano certo le occasioni di occuparsi di questioni internazionali a partire dalla vicenda dei due marò trattenuti in India: “Essendo i due marinai in missione non possono essere giudicati in India, come non potrebbero essere giudicati in nessun’altra nazione e su questo noi abbiamo pronto l’internazionalizzazione dell’arbitrato”. All’uscita dalla riunione delle Commissione riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato sulle armi che l’Italia è in procinto di cedere ai peshmerga curdi, provenienti da un sequestro in ex Jugoslavia risalente al 1994 e per le quali originariamente era stata prevista la distruzione, il Ministro afferma: “C’è una norma che è legge che dice che quelle armi possono essere utilizzate o dalle nostre forze armate o per fini istituzionali. Il Consiglio dei Ministri ha preso atto di ciò ed ha considerato he questo sia un fine istituzionale, quindi seguiamo quella che è la legge rispetto a queste cose, sono armi che sono funzionanti. Abbiamo deciso di dare le armi ai curdi con tutti i Paesi dell’Europa. Quelle sono armi che possono essere utili per le esigenze richieste, poi uno può valutare se è stato utile dare le armi ai curdi oppure no e noi pensiamo di sì ne come noi le pensa anche la maggioranza dei componenti delle Commissioni Esteri e Difesa del Parlamento e non trovo che esista alcun problema”, ha concluso la Pinotti  di Manolo Lanaro

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