Ennesima corsa alle armi negli Stati Uniti. I cittadini Usa fanno la fila per comprare il famoso fucile mitragliatore russo Ak-47, meglio conosciuto come Kalashnikov, dopo che questo è stato inserito nella lista dei prodotti ritirati dal mercato americano in seguito alle sanzioni imposte alla Russia. Un boom di acquisti da parte di appassionati e commercianti che ha messo in allerta coloro che spingono per un maggiore controllo delle armi nel paese. 

Alla cassa dei negozi con in vendita il mitragliatore simbolo della Russia sono arrivati appassionati, collezionisti ma anche, e soprattutto, commercianti di armi con l’obiettivo di rivendere il fucile “bandito” a prezzi decisamente superiori. Come riporta il Washington Post “alcuni clienti hanno acquistato in un solo giorno anche dieci Ak-47 a mille dollari l’uno”, con l’intento di rivenderli successivamente a prezzi maggiorati di centinaia di dollari. Questo sarebbe possibile grazie anche a leggi molto permissive, in alcuni stati degli Usa, riguardo alla vendita di armi tra privati. 

Il boom di vendite preoccupa coloro che chiedono un maggior controllo sulla circolazione di fucili e pistole negli Stati Uniti. Scontenti anche i sostenitori del diritto di acquistare armi che, al contrario, vedono nel bando ai mitragliatori russi il tentativo di togliere dal mercato uno dei prodotti più ambiti dagli acquirenti, accontentando, così, coloro che puntano a una minor circolazione di armi nel paese a stelle e strisce.

 Non è la prima volta che in America si scatena una vera e propria corsa all’acquisto di fucili e mitragliatori. Agli inizi del 2013, quando il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, stava spingendo per una riforma che limitasse la vendita e la circolazione di armi e munizioni nel paese, in seguito al massacro di Aurora e alla strage nella scuola Sandy Hook di Newton, gli americani corsero nei negozi ad acquistare fucili, pistole e caricatori, facendo registrare un incremento delle vendite del 58,6% rispetto all’anno precedente.

 

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