Sono trascorsi ormai più di 20 anni da quando i Counting Crows, con il loro stile malinconico ed evocativo fecero breccia nei giovani della cosiddetta Generazione X alla ricerca di un’alternativa alle chitarre “ruvide, sporche e cattive” della scena musicale rock di Seattle. Il loro disco d’esordio, August and Everything After, è ancora oggi considerato tra i migliori nel genere alternative rock degli anni Novanta.

Certo, riguardare con gli occhi di oggi, alla luce di quel che ne è seguito, quel periodo, che uno come Joseph Stiglitz ha definito “il decennio più avido della storia”, ma anche il più illuso, megalomane, autoindulgente e barocco della storia, fa un po’ ridere… Ma quel disco, trainato dallo splendido singolo Mr Jones, per Adam Duritz (il frontman rasta) e compagni, fu un vero trampolino di lancio.

Per questo c’è grande attesa per l’uscita del loro settimo album intitolato Somewhere Under Wonderland prevista per il prossimo 16 settembre su etichetta Capitol Records a seguito dell’accordo firmato lo scorso maggio con la storica casa discografica. Anticipato dai singoli Palisades Park e Scarecrow, il nuovo album sarà accompagnato da un tour mondiale che toccherà anche l’Italia con due date, il 22 novembre al Gran Teatro Geox di Padova e il 23 novembre all’Alcatraz di Milano.

La band, che nel corso degli anni ha subito un cambio nella line up, oltre a Duritz alla voce, si presenterà con  Jim Bogios alla batteria, David Bryson, David ImmergluckDan Vickrey alle chitarre, Charlie Gillingham alle tastiere e Millard Powers al basso.

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