Dieci anni fa, in vacanza in Salento, mi ritrovai nell’imbarazzante circostanza di dover interrompere un paio di coppie (in due location diverse!) occupate in quel che di solito si fa in camera da letto. “Ammazza che aria”, dissi tra me e me, sentendomi un po’ come la signora del film Harry ti presento Sally quando ordina al cameriere “quello che ha preso la signorina” riferendosi all’orgasmo finto da Meg Ryan.

Quei due episodi mi sono tornati alla mente in questi giorni, leggendo le cronache dalla Puglia, e in particolare la notizia sulla coppia beccata a fare sesso orale su una spiaggia di Gallipoli; notizia che ha scatenato l’indignazione dei residenti, già alle prese con altri fenomeni di turismotrash. E’ di qualche giorno fa la protesta degli abitanti di Barcellona dopo l’ultimo caso di turismo “goliardico”, stavolta ad opera di due italiani, ripresi a girare nudi per strada. Si potrebbe chiudere il cerchio con gli episodi di balconingrischiosa bravata nella quale i ragazzi, si tuffano in piscina dalla finestra della loro camera d’albergo.

Posto che siamo noi la parte di mondo civilizzata, come possiamo spiegare gli episodi di imbarbarimento sociale che intasano le cronache quotidiane? Hanno ragione i vecchi quando dicono che i giovani d’oggi sono buoni a niente? Io non credo.

In ogni epoca i ragazzi sono andati in camporella, ben consapevoli dei rischi di essere scoperti. In ugual modo si sono sempre fatte le smargiassate, comportamenti stupidi, da buffoni, per far ridere i propri amici magari il sabato sera, quando proprio non se ne vuole sapere di andare a letto.

Quello spirito leggero e incosciente non è cambiato, è intatto oggi come ieri. Semmai è cambiata la voglia di andare oltre la piccola platea di amici della compagnia. Perché accontentarsi di un pubblico di dieci persone quando se ne può raggiungere un centinaio, forse un migliaio, postando le proprie prodezze sul web

L’attrattiva di un successo di pubblico, sotto forma di likes o condivisioni, alza la posta e sposta la barra di quel che è lecito, tollerato, un pochino più in là. E allora non è più il sesso all’aria aperta e appartato, ma in spiaggia ad agosto; non è il Souvenir d’Italie alla Amici Miei, ma la sfilata nudi per le strade cittadine.

La certezza di essere guardati, stuzzica la vanità e accende la temerarietà degli sfidanti. I requisiti? Minimi. Solo essere più sfrontati, spregiudicati, invasati di chi è venuto prima. Che se va bene si diventa virali, accaparrandosi quei quindici minuti di notorietà.

No, i ragazzi sono esseri umani e come tali non sono cambiati. E’ cambiato il ruolo, il senso di sé all’interno della globalità.

Nel 1985, per raccogliere fondi (ne raccolsero 150 milioni in sterline) e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla carestia in Etiopia, Bob Geldof organizzò Il Live Aid, un doppio concerto a Wembley e New York via satellite, visto da oltre due miliardi di persone, con perfomances che restano ancora oggi chicche memorabili della storia del rock.

Oggi, gli artisti, per raccogliere fondi a favore della Sla, si ‘esibiscono’ in docce gelate.

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