Al via a Rimini il 35esimo Meeting di Comunione e Liberazione, tradizionale appuntamento agostano dedicato ai seguaci di Don Giussani. Quest’anno, per la prima volta da molto tempo, la kermesse ha aperto senza il discorso di un rappresentante delle istituzioni. Assente il premier Matteo Renzi, che già alcune settimane fa aveva fatto sapere di declinare l’invito rimediando in corner con un’intervista a Tempi. “Dispiace che non sia venuto, ma il Meeting non è politica, noi siamo qui per altro”, assicurano i volontari, alcuni giovanissimi, impegnati fin dalle prime ore del mattino.”Forse avere meno passerelle è meglio, almeno i giornali dedicheranno meno spazio ai politici e più articoli ai temi degli incontri, raccontando davvero cos’è il Meeting”, sostiene una signora, che negli anni non si è persa nemmeno un’edizione. In passato, all’apertura della settimana di Cl avevano partecipato presidenti e premier di ogni colore politico, da Enrico Letta a Mario Monti, passando per Giorgio Napolitano. Per questo un’inaugurazione così, qui alla Fiera di Rimini, non si vedeva da un po’. “Il clima è cambiato”, azzarda un giovane arrivato da Bologna. “Forse c’è più diffidenza, anche per colpa dei guai giudiziari di Roberto Formigoni di Giulia Zaccariello

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