Sensualità e storia del rock, ma anche delle sue ramificazioni funk, punk e pop fino alle insospettabili melodie italiane sono racchiuse in Sexy Rock. Un piccolo, straordinario viaggio tra hit, vizi e stravizi dei divi che hanno influenzato generazioni, definito stili di vita, mode e cambiamenti nella percezione del sesso. Cinquanta star da David Bowie a Kurt Cobain, da Leonard Cohen a Mina e da Frank Zappa a Lady Gaga, raccontati da versi e flirt tra palco e lenzuola

Alla luce di un implacabile sole estivo incontro Paolo Bassotti in un bar deserto del quartiere Pigneto, il controverso teatro urbano della nuova movida romana in tempo di crisi. Dopo l’esordio con Lou Reed, Rock and Roll, immersione commentata nei testi del cangiante artista newyorkese, questa volta è in libreria con Sexy Rock. 50 storie di musica e rivoluzione sessuale, edito da Arcana. Razionalmente spudorato nel citare versi dai doppi sensi (spesso unici) di star tra ascesa e declino, Bassotti ne esplora virtù, ma soprattutto vizi e bramosie espanse proiettate sul pubblico, soprattutto sui giovani. Cinquanta racconti brevi che potrebbero leggersi a salto sotto un ombrellone di fine estate, ricordando brani del passato che riecheggiano nella memoria, o intraprendere come un vero e proprio percorso evolutivo. O involutivo.

“L’effetto che ho voluto trasmettere con questi capitoli è un po’ come in Ritorno al futuro, quello di una foto che pian piano scompare. Come se alla fine sia la musica che il sesso diventassero sempre più sbiaditi, impalpabili”, ha raccontato Bassotti davanti a un cornetto e cappuccino del mezzodì. “E da un certo punto di vista è un libro pessimista nel costatare la situazione. Però io di natura pessimista non sono, quindi l’ho scritto come un inno alla passione, una celebrazione di tutti quelli che ci hanno messo passione, amore nel fare musica e nel parlare di sesso, come un invito a riscoprire nel vivere la propria vita”.

Con uno stile fresco che si lascia scuotere e cullare dagli accordi di Elvis come da quelli delle Shangri-Las, l’autore romano ricompone per ogni racconto una breve e dettagliata fotografia dei tempi e dell’humus primordiale della star, pescandone dalle espressioni musicali gli aspetti dirompenti che hanno scritto la storia del rock con strofe, avventure sentimentali o matrimoni controversi. “In questo libro parlo di provocazioni vere. Di gente che aveva un impatto perché aveva dentro qualcosa di bruciante da dire”. Così si passa dai Beatles e Antonioni ad ascoltare le note lisergiche dei Pink Floyd nei club inglesi Anni ‘60 ai Toy Boy di Madonna, dalle cause perbeniste contro i Rolling Stones agli stupri robotici sulle copertine dei Guns’n’Roses, e dai primi adesivi per avvisare dei testi espliciti sugli album di Prince al matrimonio di Jerry Lee Lewis con la cugina.

“Sesso e musica vanno di pari passo” per Bassotti. Il suo lavoro è leggero alla lettura “ma con un discorso sotterraneo: i costumi che cambiano. Da un lato la musica è diventata sempre più presente nella vita delle persone. Ma attraverso questa situazione di emancipazione e liberazione siamo arrivati a una situazione di saturazione. L’argomento segreto del libro è la passione”. Elemento che trapela già al primo sguardo. “Debbie Harry è in copertina, molto bella ma non immediatamente riconoscibile da tutti. Ha il suo capitolo dedicato, ed è una specie di ‘San Giovanni Battista’ prima dell’avvento di Madonna. L’anello di congiunzione tra Andy Warhol e Madonna”.

Desideri, sogni e incubi si mescolano nel sesso anche per personaggi estremi come l’Iguana. “Iggy Pop negli Stooges (gli Stupidi) era Iggy Stooge, ma non era stupido. Era il primo della classe a scuola. Ma aveva bisogno di diventare stupido sul palco annullando la mente, come se fosse insostenibile per lui pensare. Parla della O-Mind: Mente zero”.

Le pagine di Bassotti, imbevute di buona musica e note acutissime su costumi e immaginari sexy di più di mezzo secolo, chiudono in bellezza con qualcosa di più di un semplice compendio dedicato alla scena italiana: con Vasco, Califano, Zero e piacevoli e inaspettati sipari d’annata. “Oltre alla passione parlo molto di libertà”. Un po’ come Califano. “Si, con la sua La mia libertà. Ma poi c’è anche Liberi Liberi. Era libero anche Vasco. Era capace di comunicare in modo fortissimo. Poi la cosa è cambiata, ma ha avuto un impatto innovativo formidabile. È molto ‘Elvis in Vegas’ il Vasco attuale”.

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