Non ci saranno nuove sanzioni alla Russia, almeno da parte della Germania. Cinquecento milioni di euro arriveranno da Bruxelles a Kiev per la ricostruzione dell’Est dell’Ucraina devastato dal conflitto tra l’esercito ucraino e i ribelli filorussi. E ora l’obiettivo è trovare un accordo con il Cremlino per il cessate il fuoco. La conditio sine qua non è l”integrità territoriale dell’Ucraina. Sono concetti messi in chiaro dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha incontrato nella capitale ucraina il presidente ucraino Petro Porshenko.

Al momento nuove sanzioni contro la Russia non sono la questione principale all’ordine del giorno, ha sottolineato la Merkel in conferenza stampa, pur non escludendo che potrebbero essere introdotte in caso di un peggioramento della situazione del conflitto ucraino. La cancelliera ha voluto precisare che nel colloquio con Poroshenko ci si è concentrati sugli aiuti che la Germania e la Ue sono pronti a fornire all’Ucraina: in particolare di un fondo internazionale per la ricostruzione del Donbass pari a 500 milioni di euro. “Non possiamo escludere che non ci sia un progresso nei negoziati, ma da parte nostra faremo di tutto per fare almeno un passo avanti durante l’incontro a Minsk”, ha aggiunto, riferendosi al vertice del 26 agosto tra Unione Doganale (Russia-Bielorussia-Kazakhstan), Ue e Ucraina. “Dobbiamo trovare una soluzione accettabile per le due parti mantenendo l’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha insistito. Ma “è necessario un immediato cessate il fuoco che sia però bilaterale. Una tregua unilaterale non serve a niente”.

Intanto nel Paese si continua a combattere. Colpi di artiglieria nella notte hanno ucciso tre persone nel centro di Donestk, la roccaforete dei ribelli filorussi nell’est dell’Ucraina circondata ora dalle truppe governative che stanno cercando di riprenderne il controllo. Altri tre civili, fra cui un bambino, stato stati uccisi nel pomeriggio da un bombardamento di artiglieria. Lo ha constatato l’Afp.

Pare, invece, risolversi la questione del controverso convoglio umanitario russo che ieri ha varcato il confine. Tutti i camion carichi di “aiuti umanitari” inviati da Mosca ed entrati ieri in Ucraina sono rientrati in territorio russo. Lo ha annunciato il capo degli osservatori dell’Osce nella regione di Donetsk, controllata dai separatisti filorussi, Paul Picard. Il convoglio composto da circa 280 camion, dopo giorni di attesa al confine, era entrato in territorio ucraino ieri mattina, senza il consenso di Kiev, come denunciato dalle autorità, che avevano parlato di ‘invasionè, e senza la supervisione da parte della Croce rossa.

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