Un week end low cost sulle rive del Lago Brasimone, il 23 e il 24 agosto, per rilanciare il territorio bolognese attraverso il turismo sostenibile. Si chiama Lagolandia ed è un parco divertimenti alla riscoperta della natura, il progetto ideato da Articolture e Clusterizie, promosso dal Comune di Camugnano per offrire ai turisti, emiliano romagnoli e non, un fine settimana all’insegna del divertimento. Un week end economico, per tutte le tasche, sul modello delle gite fuori porta in voga negli anni Cinquanta, quando le famiglie in periodo di ferie si recavano in villeggiatura nelle stazioni climatiche situate a ridosso delle città per un soggiorno breve, di un paio di giorni. Organizzato, spiega Alfredo Del Moro, sindaco di Camugnano, “col duplice obiettivo di rilanciare un territorio, l’Appennino, fortemente vessato dalla crisi economica di questi ultimi anni, e per intrattenere chi, magari sempre a causa della recessione, un soggiorno più lungo in una località turistica non se l’è potuto permettere”.

Nonostante il nome, tuttavia, a Lagolandia non ci saranno giostre e montagne russe: ad animare il parco divertimenti temporaneo, allestito il 23 e il 24 agosto al Lago Brasimone di Camugnano, infatti, saranno trekking, percorsi enogastronomici, mercatini a chilometro zero, musica e arte. “Tutto è nato da un finanziamento ottenuto nell’ambito del progetto “Eccellenze agroalimentari dai laghi di Bologna Metropolitana”, che ha ricevuto la menzione speciale del Premio sul turismo sostenibile promosso dal Festival It-a-cà e da Bologna Welcome – racconta Chiara Galloni di Articolture – e siccome è denaro pubblico, i Comuni di Camugnano, Castiglione dei Pepoli e Castel di Casio, che hanno aderito all’iniziativa, hanno deciso di metterlo a servizio dei cittadini. Una parte dei fondi, quindi, servirà a sovvenzionare alcuni interventi permanenti su strutture che poi rimarranno ad uso dell’amministrazione che ospita Lagolandia, l’altra ci ha permesso di creare il parco stesso, offrendo iniziative gratuite e concordando sconti con alberghi e ristoranti per le famiglie che decideranno di pernottare al lago”.

In pratica, questa prima edizione di Lagolandia sarà un banco di prova: “Vedremo come andrà, quale sarà la risposta del pubblico – continua Galloni – e il prossimo anno la estenderemo anche agli altri laghi dell’Appennino bolognese, come Suviana o Santa Maria”. Il parco divertimenti sarà diviso in due parti: il Miralago, il campo base allestito al Cieb, il Centro Informazioni Enea Brasimone, nato come centrale nucleare e poi trasformato in un centro studi scientifico in seguito al disastro di Chernobyl e al referendum abrogativo sul nucleare del 1987, che per l’occasione aprirà gli impianti al pubblico. Lì verrà allestita una mostra mercato di prodotti a chilometro zero, con l’installazione artistica del duo Antonello Ghezzi, Una Rotonda sul Lago, la personale dell’illustratore Massimo Caccia, la proiezione del film documentario Alta Via dei Parchi di Enrico Brizzi e Serena Tommasini Degna e il concerto di Nada, sabato 23, rigorosamente in riva al lago.

Poi ci sono le nove escursioni culturali alla scoperta dell’area dei Laghi, tra cui il sentiero energetico, che accede agli impianti del Centro di Ricerca Enea, sul tema della tecnologia nucleare applicata alla sicurezza ambientale, quello filosofico con il geografo Franco Farinelli e quello gastronomico, con tanto di laboratorio di panificazione con le zdaure di Ponte di Verzuno. “Le attività sono quasi tutte gratuite – precisa Galloni – tuttavia consigliamo a chi è interessato di prenotare, perché i posti sono limitati”. Per incoraggiare un turismo sostenibile e il soggiorno a Lagolandia, inoltre, gli organizzatori invitano a raggiungere Brasimone in treno, mettendo a disposizione un servizio navetta gratuito che il sabato mattina partirà dalla Stazione di San Benedetto-Castiglione dei Pepoli. “Speriamo di consentire al turista di riscoprire non solo un territorio bellissimo e poco conosciuto, ma anche le tante aziende che qui operano, e che offrono servizi di qualità. Questo è un anno nero per il turismo, l’Appennino in particolare sta soffrendo una mancanza di visitatori molto forte, e servono iniziative di rilancio, altrimenti è impossibile superare la crisi – conclude Del Moro – in più quale occasione migliore per rilassarsi, se non trascorrere un week end in una località dove i cellulari prendono poco?”.

 

Articolo Precedente

Modena, dopo il dipinto del Guercino rubata un’opera di Cascella

next
Articolo Successivo

Forlì, pescivendolo dichiara 900 euro al mese. Ma ha una Ferrari e un suv

next