Le bombe di Israele hanno colpito anche la “piccola Gerusalemme“. Così chiamano, da queste parti, Pitigliano, il comune  del Grossetano dove viveva Simone Camilli, il reporter rimasto ucciso a Gaza dall’esplosione di un ordigno dell’Idf. Qui ieri la sinagoga-museo era rimasta chiusa per volontà della direttrice Elena Servi, ultima esponente della comunità ebraica locale, che commenta: “Sono molto addolorata”. In merito alla decisione di partecipare al lutto afferma che Israele ha “diritto di difesa” ma “se durante la difesa ci va di mezzo un innocente, io partecipo al lutto”, concludendo: “Vorrei che riuscissero a fare la pace, e fare due stati per due popoli”. Intenso il commento del parroco don Luca: “Pitigliano è un esempio di tolleranza, quella che da secoli c’è tra comunità cattolica ed ebraica, una cosa che può insegnare molto”  di Max Brod

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