Camminano per chilometri, per guadagnare 20 o 30 euro al giorno. Arrivano da lontano, dal Senegal soprattutto, a volte dormono in spiaggia, altre stipati in appartamenti affittati in nero. Sono quelli che il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha definito “vu cumprà scatenando un coro di polemiche, e che sulle coste della Romagna, dove il tema è caldissimo, chiamano invece venditori abusivi. “C’è chi specula su queste persone” ammette l’assessore alla Legalità di Rimini, Jamil Sadegholvaad. “Non solo i grossisti di merce contraffatta, ma anche tutta la filiera dell’accoglienza, legata ai residence e agli appartamenti dati in affitto. Molte volte ci sono grossi problemi di sovraffollamento”. A Rimini, abbandonato l’esperimento dell’anno scorso con le guardie private, il Comune ha deciso di costituire un nucleo anti abusivismo commerciale e, allo stesso tempo, adottare il pugno duro anche con i clienti: “E’ stata multata con  200 euro una donna bresciana, che aveva comprato una borsa contraffatta. Non abbiamo fatto altro che applicare la legge esistente”. In spiaggia, però, più che i turisti, si lamentano i bagnini: “Non è una questione di nazionalità. I problemi nascono solo quando i venditori sono tanti e tutti insieme, perché si forma una cortina che impedisce la visibilità e ostacola l’attività di salvataggio”  di Giulia Zaccariello

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