Dopo l’uscita dall’Aula dei senatori del Movimento 5 Stelle arriva il primo via libera al ddl Boschi (leggi la scheda su come cambia il Senato). Con 183 voti a favore Palazzo Madama dice  sì al provvedimento, dopo settimane di polemiche e scontri. Non partecipano Sinistra Ecologia e Libertà e la Lega Nord che, con Roberto Calederoli fa notare come i numeri siano comunque risicati. Opinione condivisa dal capogruppo forzista Paolo Romani che sottolinea come senza i voti del partito di Silvio Berlusconi, il governo non avrebbe mai avuto la maggioranza. “La battaglia si sposta alla Camera”, annuncia la senatrice Loredana De Petris di Sel, mentre la collega M5S Barbara Lezzi lancia la “guerriglia democratica”. Risponde a distanza il capogruppo Pd Luigi Zanda: “Le opposizioni? Si sono autoescluse”. Compresi i dissidenti dem ai quali la relatrice di maggioranza Anna Finocchiaro lancia un messaggio: “Sono dispiaciuta e rammaricata, ma questo non ha determinato un cambio di orientamento d’Aula”. Ringrazia Berlusconi che intestandosi la vittoria passa subito all’incasso: “Ora voglio riavere l’agibilità politica”  di Annalisa Ausilio, Irene Buscemi e Samuele Orini

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