Parole shock quelle di Dimitri Russo, sindaco Pd di Castel Volturno, che, ai microfoni di Sky Tg24, commentando gli incidenti che hanno coinvolto, tra domenica 13 e lunedì 14 luglio nella località Pescopagano della cittadina, gruppi di immigrati e di residenti, ha dichiarato: “Finalmente a Castel Volturno la camorra non c’è più. Ma qui c’è il paradosso: lo Stato ha perso due volte e io mi vergogno di rappresentare lo Stato. E proprio perché non c’è più la camorra che si sta rompendo questo equilibrio. Fin quando c’era la camorra, l’extracomunitario non entrava nelle case a rubare”. E ha aggiunto: “Prima c’era un patto tacito: lo spaccio della droga era affidata alla mafia nigeriana, ma era sempre controllata dai Casalesi. E non esisteva che un extracomunitario potesse entrare nelle case, rubare, oppure occupare le abitazioni”. La situazione a Castel Volturno, già teatro negli anni passati di risse e scontri tra africani e abitanti del posto, è esplosa quando due ivoriani di 30 e 37 anni sono gambizzati da un uomo residente in zona, il quale sarebbe intervenuto per difendere il padre, un vigilante privato. Il fatto ha scatenato la reazione degli amici delle due vittime, che hanno risposto scendendo in strada e dando fuoco a quattro autovetture e un furgone. In uno dei mezzi è anche esplosa una bombola del gas  di Gisella Ruccia

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Castel Volturno, parla il sindaco: “La camorra garantiva gli equilibri”

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