“Grazie alla mia famiglia riesco a mantenere i piedi per terra, perché per loro sono sempre e solo Lea” ha dichiarato la giovane star della serie tv Glee, ospite alla 44° edizione del Giffoni Film Festival. Dopo Naya Rivera e Dianna Agron che hanno sfilato sul blue carpet nelle precedenti edizioni, quest’anno il festival del cinema dei ragazzi è stato invaso nuovamente da centinaia di Gleeks, accampati nella Cittadella del Cinema di Salerno fin dalle prime ore del mattino, per seguire i vari appuntamenti dell’italo-americana Lea Michele.

Dopo aver debuttato a Broadway a soli 8 anni, nel ruolo di Cosette in Les Miserables, la giovane artista ha conosciuto la notorietà grazie alla serie tv musicale statunitense, che ha conquistato in breve tempo un successo internazionale. “E’ stata una vera sfida far parte di questa industria fin da piccola. Di solito questo mondo ti porta a non vedere più i tuoi amici e la famiglia come facevi prima, ed è difficile rimanere con i piedi per terra e mantenere una vita privata. Quando lavoro sono una persona, e quando sono a casa sono sempre Lea. Cerco di rimanere la figlia dei miei genitori e parte della mia famiglia”.

Come Rachel Berry è cresciuta all’interno della serie tv ideata da Ryan Murphy nel 2009, trasformandosi da semplice emarginata ad un membro dell’elettrizzante Glee Club. Lì, grazie ad un professore anticonformista, è riuscita a scoprire il suo vero talento artistico, cominciando a conquistare il palcoscenico, fino a rubare anche il cuore del ragazzo più popolare della scuola, interpretato dal compianto Cory Monteith. Elegante in un vestito nero anni ’50, l’attrice è stata protagonista di una giornata frenetica al Giffoni, partecipando al Meet & Greet, per il quale sono stati venduti circa 800 biglietti in appena 5 minuti, e ad un incontro con le giurie dei ragazzi emozionati e attenti. Riflettendo sul suo personaggio ha affermato: “Mi sento come se molti sogni fossero diventati realtà per Rachel. La prossima sarà l’ultima stagione di Glee, ma non posso anticipare molto. A Rachel auguro di continuare a cantare, poiché è la sua grande passione. Già mi sento triste al pensiero di come sarà l’ultimo giorno di riprese”.

Raccontando l’universo degli “svantaggiati”, coinvolti in relazioni di un amore diverso, Glee è in linea con il tema del Giffoni di quest’anno, Be Different, a proposito del quale la Michele ha affermato: “Mi sono sempre sentita diversa dagli altri, fin da quando ero bambina. I miei compagni non condividevano i miei interessi, ma io sono sempre stata orgogliosa di essere diversa in questo modo”. Partecipare al Giffoni le ha permesso di tornare in Italia, il paese da cui proviene la sua famiglia. “Questo è il viaggio più bello della mia vita. Sono orgogliosa di essere italiana e nella mia famiglia c’è ancora un forte tradizione. Organizziamo i pranzi della domenica e quasi tutti i miei parenti si chiamano Giorgio, Antonio e Lorenzo”. Ogni evento che riguarda il mondo di Glee tende a diventare un evento epocale, non solo per il successo della serie tv, ma anche per l’incredibile partecipazione sui social network e sul web.

“Per la mia generazione è diverso, perché grazie ai social network possiamo avere accesso alla vita quotidiana delle celebrità. Però quando conosci da vicino il tuo idolo sei sopraffatta dall’emozione, come è successo a me quando ho pianto incontrando per la prima volta Barbra Streisand”. “Vorrei essere – aggiunge – per i miei fans quello che Barbra è per me: grazie a lei sono qui, lei che ha aperto la strada alle donne protagoniste nel mondo dello spettacolo”.

Genitori trascinati al Giffoni in attesa di poter riportare i figli a casa, ragazzine che vogliono chiedere consigli alla Michele sul tatuaggio da fare nei prossimi giorni, o gruppi pronti a sostenerla emotivamente per la scomparsa prematura del collega e fidanzato lo scorso Luglio 2013. Ma cosa succederà dopo Glee? Un libro, un secondo album dopo il successo del primo Louder, e forse una carriera nel cinema che finora l’ha vista solo nel cast della commedia natalizia “Capodanno a New York”.

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