Mentre al Giglio procedono le operazioni di “rigalleggiamento” della Costa Concordia, i tecnici assicurano che lo scafo della nave non ha subito danni nonostante la perdita di idrocarburi avvenuta sabato sera. Lo sversamento di carburante dal relitto è stato “contenuto” e risulta completamente tamponato. 

Dopo la scoperta della perdita, l’area è stata ripulita subito attraverso panne assorbenti. I tecnici sostengono che lo sversamento è avvenuto nella zona di centro-poppa della nave, sul lato di dritta. Il team ‘oil spill response’, la squadra incaricata dei soccorsi in caso di fuoriuscita di sostanze inquinanti, è stato immediatamente attivato, informa Costa, le panne sono state sostituite e gli uomini dell’Arpat e dell’Ispra hanno già effettuato dei campionamenti per verificare la qualità delle acque. Le verifiche alla struttura della nave “non hanno evidenziato alcuna lesione allo scafo e neppure alle flange utilizzati” per lo svuotamento dei serbatoi. Le spiegazioni della perdita possono essere varie: l’acqua dei ponti fino a ieri sommersi che fuoriesce dopo il rialzo della nave, il mare mosso degli ultimi giorni oppure il vento: le panne di protezione tutt’attorno al relitto sono state in parte spostate, per evitare che subissero danni con il cambio del vento da maestrale a scirocco, e così nelle barriere attorno al nave si potrebbe esser creato un varco.

Intanto continua il processo che porterà la nave di nuovo a galla, con l’obiettivo di rendere possibile il trasporto verso il porto di Genova. Attualmente il relitto è emerso di circa 6,5 metri e sulla prua è tornato visibile il nome “Costa Concordia”. Rimangono ancora da abbassare nella loro posizione finale 6 dei cassoni del lato di dritta. Terminata questa operazione, in rapida successione emergeranno il ponte 4 e il ponte 3.

Il sollevamento della nave ha fatto emergere alcuni oggetti appartenenti allo staff: un sacco con un paio di pantaloni e un giubbotto salvagente, tutti con il logo Costa, sono arrivati nel pomeriggio di sabato sulla spiaggia dell’Arenella, nascosta da un promontorio dietro la scogliera dell’isola del Giglio dove la nave da crociera si è adagiata due anni e mezzo fa. Appresa in serata la notizia, la presidente dell’Osservatorio di Costa Concordia, Maria Sargentini, dirigente della Regione Toscana, ha chiesto controlli e verifiche immediate, perché qualsiasi rifiuto fuoriuscito dalla nave dovrà essere rimosso. 

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