Le “spese pazze”, in Friuli Venezia Giulia, sembrano non risparmiare nessuno. La sezione regionale della Corte dei Conti ha condannato l’ex consigliere Pdl Piero Tononi, attualmente responsabile della segreteria del coordinamento regionale di Forza Italia, a risarcire la Regione di 24.891 euro.

Il procuratore regionale Maurizio Zappatori aveva chiesto la condanna ritenendo i rimborsi ottenuti da Tononi, spacciati dall’ex consigliere come “spese di rappresentanza”, illegittimi e dannosi alle casse pubbliche della Regione. Nella sentenza dei giudici contabili si parla di “acquisti forsennati di alimentari e di massicce quantità di alcolici”, di consumazioni nei bar, ristoranti, birrerie e pizzerie. Oltre a mangiare (e bere) a spese della collettività, l’ex consigliere si è fatto rimborsare, sempre con soldi pubblici, spese di parcheggi, di taxi e di autonoleggi, pagamenti alla Siae, nonché dei contributi versati a un’associazione di cui lo stesso Tononi è stato fondatore.

Gli scontrini contestati hanno poi riguardato pernottamenti in albergo (non solo per sé, ma anche per gli amici e la compagna), acquisti in gioielleria, in ferramenta, spese di accessori per la casa, di abbigliamento, e un cesto di specialità alimentari altoatesine. L’analisi degli scontrini contestati denota un “utilizzo disinvolto e incurante del denaro pubblico” e giudica il comportamento dell’ex consigliere “quanto meno gravemente colposo”.

Ad ogni modo i problemi di Piero Tononi non finiscono qui: il pm Federico Frezza ha infatti aperto un fascicolo penale sulle “spese pazze” ipotizzando il reato di peculato, e ha formulato la richiesta di rinvio a giudizio per Tononi e per altre 21 persone. L’ex consigliere regionale è in compagnia di molti ex colleghi (tre dei quali attualmente in carica): Roberto Asquini (eletto nelle fila del Pdl, passato poi al gruppo misto), Edouard Ballaman (Ln), Massimo Blasoni (Pdl), Maurizio Bucci (Pdl), Piero Camber (Pdl), Elio De Anna (Pdl-FI, attualmente in carica), Sandro Della Mea (Pd), Ugo De Mattia (Ln), Daniele Galasso (Pdl), Daniele Gerolin (Pd, attualmente in carica), Gianfranco Moretton (Pd), Danilo Narduzzi (Ln), Antonio Pedicini (Pdl), Mara Piccin (Ln, attualmente in carica), Enore Picco (Ln), Federico Razzini (Ln), Alessandro Tesini (Pd), Gaetano Valenti (Pdl). Nello stessa vicenda sono coinvolti anche Paolo Iuri, che si presume abbia dormito con la fidanzata Mara Piccin in albergo; Everest Bertoli, attuale capogruppo di FI nel Consiglio Comunale di Trieste, che deve rispondere di alcune spese effettuate per conto del forzista Piero Camber; e Matteo Caldieraro, che per Ballaman ha acquistato i biglietti d’aereo contestati.

Il pm Frezza ha raggiunto l’accordo sul patteggiamento con gli imputati rigorosamente dietro restituzione delle somme degli scontrini contestati, una pena che va dai 2 mesi (solo per Caldieraro, accusato di favoreggiamento) a 1 anno e 9 mesi (per Sandro Della Mea, Ugo De Mattia, Daniele Galasso, Gianfranco Moretton, Danilo Narduzzi e lo stesso Piero Tononi).

Il Codacons (sia nazionale che regionale) ha chiesto di costituirsi parte civile. Su questa richiesta dovrà esprimersi il Gup Raffaele Morvay, il quale ha delineato le prossime tappe del procedimento: le prime sentenze, per coloro che saranno rinviati a giudizio, sono attese entro novembre.

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