Alla vigilia della finale dei Mondiali 2014, Alejandro Sabella è sicuro: “Rispetto ai quattro gol presi nel 2010 la situazione è cambiata, siamo molto più prudenti, ma per battere la Germania servirà comunque la partita perfetta”. “La nostra difesa è solida, occupiamo meglio gli spazi rispetto a quando giocavano a tre – afferma il ct dell’Albiceleste, che poi aggiunge -. Motivazioni? Quando giochi la finale di un Mondiale i calciatori le trovano da soli, io devo lavorare solo un po’ sullo spirito di appartenenza”.

Sabella, che stavolta porta con sé in conferenza Basanta per non far perdere un’altra multa alla Federazione, non nasconde anche la sua personale emozione: “E’ il più alto della mia carriera professionale e averlo raggiunto in Brasile mi inorgoglisce ancora di più. Il mio futuro? In questo momento è un tema irrilevante – sottolinea il tecnico, che probabilmente lascerà l’Argentina comunque vada a finire la finale -, dobbiamo pensare solo alla partita”. Infine una battuta sulla possibile formazione titolare, in particolare sulle condizioni di Di Maria: “Vediamo come evolve la situazione, deciderò solo all’ultimo”.

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