In Sardegna per Forza Italia il cemento è sempre stato un affare da inseguire e avvallare a tutti i costi. A Golfo Aranci, roccaforte del centrodestra stile berlusconiano, dopo numerosi scempi ambientali è la volta di uno veramente vergognoso ed assurdo. L’amministrazione comunale vuole cancellare una delle spiagge storiche del Paese per allargare il porto commerciale e inserire anche la cantieristica navale. Per questo motivo è partita in questi giorni una petizione online per impedire uno danno ambientale di proporzioni enormi.

Non è possibile che in nome del dio cemento e della smania di certe amministrazioni comunali di voler creare ecomostri inutili si possa passare sopra a de beni demaniali di rilevanza storica e paesaggistica. Una delle spiagge più belle della Sardegna e più caratteristiche. Una spiaggia che è la storia del Paese e della sua nascita. Un progetto privo di alcun pregio e di utilità, considerato che il porto commerciale già enorme rispetto al suo reale utilizzo non necessita di un intervento del genere. E non può essere neanche accettato il vergognoso discorso di giustificazioni del Sindaco del Paese, il quale asserisce di voler portare avanti il progetto, a malincuore, ma per il bene del progresso.

Insomma una situazione assurda e degna delle tante altre scempiaggini fatte in questi anni a Golfo Aranci. Una dimostrazione palese di come si voglia distruggere tutto in nome del finto progresso. Voler addirittura distruggere completamente una spiaggia è veramente uno scandalo che supera anche la fantasia di Antonio Albanese con il suo film di Cetto La qualunque. Un Sindaco che con tracotanza dichiara tranquillamente che una spiaggia ha poca importanza se in cambio si può avere un finto progresso. Il segno indelebile della cultura berlusconiana di questi anni. Un progetto contro ogni norma e principio di rispetto dei beni paesaggistici e naturali.

Un’amministrazione che non intende difendere le proprie bellezze naturali è completamente priva di buon senso. La nostra Sardegna e il nostro Paese sono sempre stati conosciuti per la sua natura incontaminata e unica. Non possiamo permettere a dei politicanti di distruggere un patrimonio pubblico. Meglio una spiaggia e tutto il suo ecosistema che una vergognosa colata di cemento utile solo ai soliti noti. La Sardegna e Golfo Aranci sono di tutti, difendiamola insieme.

Articolo Precedente

Tecnologia: A che serve un cervello se esiste lo smartphone?

next
Articolo Successivo

Caritas: “4,8 milioni di poveri in Italia”. Numero raddoppiato in cinque anni

next