Non manca nessuno. I protagonisti di Brasile 2014 ci sono tutti e si contendono il titolo più ambito dopo la coppa: il riconoscimento come miglior giocatore del mondiale. E, dato che si parla di eccellenze, in lizza non c’è alcun calciatore italiano. Sono dieci i candidati scelti dalla Fifa per il Pallone d’Oro mundial. Di questi, ben sette giocheranno la finale tra Germania e Argentina: Lahm, Kroos, Hummels e Muller i tedeschi, Messi, Di Maria e Mascherano gli argentini. Gli altri tre nomi sono quelli del colombiano James Rodriguez, dell’olandese Arjen Robben e del brasiliano Neymar.

La scelta, che assegnerà anche un Pallone d’Argento e un Pallone di Bronzo per il secondo e il terzo classificato, verrà effettuata dal Fifa Technical Study Group (TSG) che è capeggiato da Jean-Paul Brigger e comprende Gerard Houllier (Francia), Raul Arias (Messico), Gabriel Calderon (Argentina), Ricki Herbert (Nuova Zelanda), Abdel M. Hussein (Sudan), Ka Ming Kwok (Hong Kong), Ioan Lupescu (Romania), Gines Melendez Sotos (Spagna), Tsuneyasu Miyamoto (Giappone), Sunday Oliseh (Nigeria), Mixu Paatelainen (Finlandia), Jaime Rodriguez (El Salvador) e Theodore Whitmore (Giamaica). L’albo d’oro del premio di miglior giocatore, istituito a partire dai Mondiali di Spagna 1982 e vinto da Paolo Rossi, vede stelle del calibro di Maradona (’86), Schillaci (’90), Romario (’94), Ronaldo (’98), Kahn (’02), Zidane (’06) e Forlan (’10).

Oltre al premio di miglior giocatore, la Fifa assegnerà anche il titolo di miglior portiere con il Guanto d’Oro i cui candidati sono Keylor Navas (Costa Rica), Sergio Romero (Argentina) e Manuel Neuer (Germania), e quello di miglior giovane (nati dopo l’1 gennaio 1993) che verrà vinto da uno tra Paul Pogba (Francia), Raphael Varane (Francia) e Memphis Depay (Olanda). Questi riconoscimenti verranno consegnati dopo la finale tra Germania e Argentina.

Articolo Precedente

Argentina-Germania, l’arbitro della finale sarà l’italiano Nicola Rizzoli

next
Articolo Successivo

Mondiali e classifica, l’Equipe sceglie i 100 migliori di sempre (e snobba l’Italia)

next