Il patto del Nazareno “è un salva condotto per il culo di Berlusconi che in cambio garantisce il suo appoggio al governo e al disegno controriformista di Napolitano. Un suggerimento ai forzisti: vendetevi da soli, invece che farvi vendere dal noto pregiudicato. Ci guadagnerete e non farete la figura dei cog…”. Così Beppe Grillo attacca dal suo blog il leader di Forza Italia e racconta la sua versione del celeberrimo patto. Secondo il leader del Movimento 5 stelle l’accordo per le riforme di gennaio scorso tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi avrebbe, dice lui, delle altre “clausole”: “Garantisce che il noto pregiudicato non finisca in galera e che possa sperare nella grazia. Garantisce inoltre che le aziende del noto pregiudicato siano tutelate dallo Stato. Garantisce che il partito del noto pregiudicato rimanga sotto il suo assoluto controllo con l’eliminazione delle preferenze”. In pratica, è “un salvacondotto per il culo di Berlusconi”.

Grillo, che in mattinata aveva ospitato sul suo blog un appello per la calendarizzazione al più presto del ddl per l’anticorruzione, sostiene che il presidente del Consiglio abbia preso con il condannato Berlusconi un accordo segreto. “Il patto del Nazareno – scrive – si chiama così perché fatto in via del Nazareno a Roma, dove sopravvive grazie ai soldi pubblici la sede del Pd. Pur non avendo nulla di sacro imputabile a nostro Signore, il Patto ha comunque delle proprietà ultraterrene. Nessuno lo ha mai letto, però tutti sanno che esiste, anche se non si sa cosa contiene. E’ un patto segreto tra due gentiluomini, uno dei quali pregiudicato, che per motivi di riservatezza e forse di sicurezza nazionale, non vogliono rendere noto. Il posto più adeguato, per via del nome sarebbbe stata la vecchia sede del Pci in via delle Botteghe Oscure”.

“Però – incalza il leader M5S – anche se del patto non si sa una fava, ogni negoziazione elettorale ricade o deve ricadere nel perimetro del patto del Nazareno. Il problema è che nessuno conosce questo perimetro e neppure un singolo articolo del suddetto patto che sta sempre più prendendo un alone leggendario, come certi testi antichi. E’ un testo segreto che riguarda tutti, ma inconoscibile”. “Chissà cosa contiene? In mancanza di un accesso diretto al nuovo testo della democrazia pregiudicata – va avanti Grillo – non si possono che avanzare congetture. A pensar male si fa peccato e allora si pecchi senza freni”.

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