Prima saccheggiata, poi riscoperta, poi ancora saccheggiata: la cappella barocca del ‘700 all’interno della scuola Vincenzo Russo del plesso Russo-Montale, nel Rione Sanità di Napoli, ha avuto una storia travagliata. Il terremoto del 1980 rese questo piccolo scrigno inagibile, ma negli anni successivi furono i ladri a renderlo quello che di fatto è oggi: un rudere chiuso da una porta blindata. “Quando la cappella fu riscoperta in seguito al crollo di un tramezzo – dichiara Daniela Salzano, dirigente dell’Istituto – c’erano ancora un pavimento di maioliche e marmi sull’altare che successivamente sono stati portati via da ignoti”. Ristrutturare e mettere in sicurezza lo stabile costerebbe poche decine di migliaia di euro, che però la Soprintendenza non ha a disposizione. Eppure la cappella, insieme al resto della struttura (un ex conservatorio che ospitava vedove e giovinette senza dote), potrebbe far parte di percorsi turistici: “Se fosse restaurata, i bambini potrebbero fare da guida per i turisti che vogliono visitare la struttura”  di Andrea Postiglione

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