“Siamo tutti indagati per truffa, vogliono lasciarci senza pensione e dovremmo pure restituire quanto ci hanno pagato in questi anni”. Sono più di 800 gli ex metalmeccanici dell’Ansaldo inquisiti dalla procura di Genova. Per i pm gli operai avrebbero usufruito di un beneficio contributivo per chi lavora a contatto con l’amianto senza però averne i requisiti. “Secondo i tecnici della procura eravamo esposti a 0,98 invece che a 1, che è il limite fissato per legge – spiega uno degli operai, che precisa: “Questo 0,98 ci sta uccidendo, l’ultimo collega è morto pochi giorni fa: 58 anni, mesotelioma pleurico”. Per i dati raccolti da Giancarlo Bonifai, l’avvocato che segue gli ex metalmeccanici, sono quasi 250 i morti dal 2005 per malattie legate all’amianto che lavoravano all’Ansaldo. “Mentre in tutta Italia si celebrano i processi contro i dirigenti – conclude Bonifai – delle ditte dove si utilizzava amianto senza le dovute precauzioni, a Genova si fa il contrario, si processano gli operai” di Cosimo Caridi

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