Il giorno dopo l’addio al servizio pubblico, Giovanni Floris torna a parlare della sua scelta in un’intervista all’Ansa: “Me ne vado per una scelta editoriale, la Rai non sposava le mie idee”. Il giornalista ha lasciato la tv di stato dopo 12 anni alla conduzione del programma di approfondimento politico Ballarò: “Ho sempre saputo che lavorare per la Rai significa lavorare anche prescindendo dal mercato – spiega Floris – e ritengo giusto che il servizio pubblico segua logiche diverse”. Poi ha aggiunto: “Sono stato sempre ottimamente compensato e sono consapevole di aver ricevuto moltissimo. Invece è un problema lavorare senza progetti editoriali condivisi, e dubitando del sostegno e della fiducia dell’azienda riguardo a progetti che io non voglio imporre a nessuno e che hanno senso solo se sono sposati e non subiti”.

Pronta la replica del servizio pubblico: “Nessun problema editoriale con Giovanni Floris. L’azienda è pronta a rinnovare il contratto alle condizioni economiche che conosce”. In molti, infatti, avevano pensato che dietro il mancato rinnovo si nascondessero problemi di natura economica, ma Floris ha escluso questa ipotesi: “Il punto del lungo confronto è stato editoriale ed è su questo che ci siamo divisi. La Rai non sposava le mie idee e io faticavo a ritrovarmi nelle loro. Ma è legittimo avere posizioni diverse in un confronto professionale. Per questo, semplicemente, mi sono rimesso in gioco, portandomi dietro le medesime idee, perchè voglio provarci. Vedere se qualcuno ci crede. Alla Rai e ai tanti amici che ho lì, una volta ancora, tutta la mia gratitudine e il mio affetto”. 

Nel futuro televisivo del giornalista dovrebbe esserci La7; l’editore Urbano Cairo, infatti, gli avrebbe offerto un contratto da 4 milioni di euro per i prossimi 3 anni, ma al momento non è ancora arrivato l’annuncio ufficiale. 

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