Non conosce tregua il rally in Borsa del Monte dei Paschi di Siena. Né si placano le polemiche sul maxi aumento di capitale da 5 miliardi partito con un forte scontro (35,5%) sul prezzo teorico delle azioni dopo lo stacco del diritto. Martedì, una settimana dopo la discussa revisione delle modalità di calcolo del Ftse Mib da parte di Borsa italiana resasi necessaria proprio per far fronte all’effetto distorsivo causato dai rialzi anomali del titolo, all’esposto dell’Adusbef contro Bankitalia e Consob si aggiunge la denuncia dei Piccoli azionisti della banca senese.  

“Ancora una volta un’operazione industriale necessaria e sollecitata dai Piccoli Azionisti di Azione Mps diventa il terreno di caccia di speculatori coperti dall’anonimato, il cui obiettivo sembra essere anche quello di disfarsi dei Piccoli Azionisti”, ha denunciato l’associazione in una nota secondo cui “Banca Monte dei Paschi di Siena ha lanciato da oltre una settimana l’operazione di aumento di capitale da 5 miliardi deliberata lo scorso 21 maggio. L’importo e le modalità dell’aumento hanno determinato, fin dal primo giorno, un andamento decisamente anomalo delle quotazioni di azione e diritto, che a tutt’oggi prosegue, attraverso una divergenza impressionante fra il valore del diritto, che dopo un crollo del 20% solo oggi si riavvicina ai valori teorici di due settimane fa, e quello dell’azione”.

E ancora: “In nessun precedente aumento di capitale si è mai riscontrata una simile divergenza: il prezzo dell’azione è stato spinto a livelli inspiegabili ed insostenibili, senza che sul mercato gli investitori istituzionali abbiano saputo o voluto mantenere i valori su basi di equilibrio”. L’associazione aggiunge inoltre che dalle segnalazioni Consob risulta la presenza di consistenti posizioni ribassiste che dovranno essere chiuse entro venerdì 20 giugno, data di scadenza tecnica trimestrale ed ultimo giorno di quotazione dei diritti. ”I Piccoli Azionisti rischiano per l’ennesima volta di essere danneggiati e beffati”, conclude l’associazione.

Intanto in Borsa il titolo della banca senese è rimasto in tensione e tra una sospensione al rialzo e l’altra ha strappato un progresso del 15,82%, mentre i diritti a sottoscrivere l’aumento di capitale sono saliti del 7 per cento.  Sulla situazione sono intervenuti gli azionisti del patto, Fondazione Mps, Btg e Fintech, mettendo a disposizione circa il 9% del capitale per il prestito titoli, per cercare di allentare le tensioni rialziste durante l’aumento di capitale. Il prestito è emerso dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti, con operazioni realizzate dai tre azionisti il 10, 12 e 16 giugno.

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