Italiani popolo di santi, poeti e navigatori è il luogo comune. Aggiungiamoci guidatori appassionati, amanti dei motori potenti così come delle sensuali linee delle auto. Aggiungiamoci anche un Paese capace di offrire tutti gli scenari naturali possibili, tra riviere assolate, campagne profumate e monti i cui tornanti sembrano accarezzare dolcemente i fianchi delle montagne. Le perfette basi per poter apprezzare il piacere di guidare, quello derivato dal semplice mettersi dietro al volante del proprio mezzo. Lo stesso che i ragazzi di PlayGround Games vogliono ricreare in Forza Horizon 2, uno dei titoli più interessanti tra quelli di prossimo arrivo su Xbox One, a settembre, per la precisione.

Se Forza Motorsport è la simulazione, la competizione, Forza Horizon è l’opposto, ovvero un concentrato dell’esperienza di guida più pura e semplice. Il gioco non ripudia le classiche corse testa a testa, nelle quali sfidare giocatori umani online, oppure piloti controllati dall’intelligenza artificiale, che imparano ad affrontare il giocatore al meglio imparandone lo stile di guida, grazie ad un sistema apposito. Ma quando si scelgono come scenari da attraversare quelli dell’Europa meridionale, tra i campi di lavanda della Provenza, la riviera ligure, le colline di Toscana e persino una versione digitale di quella perla di bellezza che risponde al nome di San Gimignano, allora è evidente come toni, ritmo e atmosfere del gioco siano altre.

Una rombante supercar ed una enorme mappa di gioco da attraversare, piena di suggestive località. E’ questo quanto serve a Forza Horizon 2 per irretire il giocatore, per portarlo in un’esperienza di guida leggera, grazie ad un modello di guida accessibile (ma non banale) e al contempo profonda e divertente. Le strade sono un parco giochi, è possibile percorrerle tranquillamente, lasciarsi andare sull’acceleratore o scoprirne percorsi secondari. Il gioco pare piegarsi totalmente alle inclinazioni del giocatore, permettendogli di fare qualunque cosa, persino di organizzare dei piccoli raduni di splendenti bolidi, nei quali semplicemente chiacchierare con altri utenti, sfidarli in corse sfrenate o guidare con loro verso il tramonto. Il tutto mentre il motore grafico non pare avere problemi a riprodurre la suadente e dolce natura del gioco, facendo affidamento su effetti di luce ed ambientali (è presente un sistema di meteo dinamico) per stupire e restituendo un’esperienza sempre veloce e fluida.

In Forza Horizon 2 sembra quindi risiedere lo spirito antico delle produzioni arcade del genere, su tutte quell’OutRun che prima che un gioco è un’esperienza, che da anni non vede un nuovo titolo della serie ma che sembra aver trovato in questo titolo il suo successore spirituale. Per esprimere un giudizio definitivo bisognerà ancora aspettare, ma la produzione di PlayGround Games sembra avere tutte le carte in regola per poter essere tra le migliori dei prossimi mesi.

A cura di Fabio Canonico

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