“D’accordo con la valutazione di Raffaele Cantone (che ieri ha detto che quello dell’Autorità anti-corruzione è un potere monco ndr)”. Così ai microfoni de ilfattoquitidiano.it il ministro della Giustizia, Andrea Orlando (Pd), secondo cui però “non c’è un problema di sanzioni, le sanzioni penali ci sono ma bisogna riflettere sul perché in questi mesi non si sia dato corso all’impianto preventivo previsto dalla legge Severino. C’è da recuperare un ritardo e ora partiremo rapidissimamente”. “Il presidente dell’Autorità anticorruzione Cantone – ha proseguito Orlando in una conferenza a Roma al ministero – potrà intervenire in una vicenda in itinere come quella dell’Expo e l’Authority potrà dare una mano a Cantone nel realizzare i meccanismi previsti dalla legge Severino”. “Meccanismi che prevedono dei piani di prevenzione per evitare che maturi la corruzione. La legge Severino dovrebbe funzionare come la 626 per la sicurezza sul lavoro. Finora – continua – è mancata una centrale operativa di questo meccanismo. Ora la si deve attivare rapidissimamente”  di Annalisa Ausilio

Articolo Precedente

M5s incontrano il ministro Orlando per discutere di norme anticorruzione

next
Articolo Successivo

Responsabilità civile giudici, ministro Orlando: “Intervento rozzo”

next