“Con la vittoria del Movimento 5 Stelle a Livorno si rischia l’isolamento istituzionale: quel filo conduttore che ci univa alla Regione e al governo nazionale adesso non c’è più. Sono davvero preoccupato per la mia città”. E’ quanto ha dichiarato stamani il segretario comunale del Pd labronico Jari De Filicaia. Il numero uno del partito, cuperliano di ferro, cerca di analizzare i motivi della sconfitta. E non si sottrae alle proprie responsabilità: “Le mie dimissioni sono già sul tavolo dalle scorse ore. La sconfitta è stata pesante quanto inaspettata: è naturale pensare a un passo del genere”. La parola spetterà adesso alla base: De Filicaia è molto stimato e non è da escludere che gli sia riconfermata la fiducia. Sarà comunque importante anche il faccia a faccia con i vertici della segreteria regionale in agenda per i prossimi giorni. Quanta colpa può essere addossata al sindaco Alessandro Cosimi, al vertice di Palazzo civico dal 2004? “Il primo cittadino – risponde di getto De Filicaia – ha grosse responsabilità“. Pieno sostegno allo sconfitto Marco Ruggeri: “Poteva davvero essere la persona giusta”. Ruggeri, operaio in aspettativa alla raffineria Eni e attuale consigliere regionale, è stato in passato numero uno dei Ds labronici. Un bersaniano che però è sempre riuscito a fare sintesi con le posizioni del fronte “rottamatore”. Non sarebbe però stato più opportuno candidare un renziano doc? “Renziano o cuperliano poco importa, i motivi della sconfitta vanno ricercati altrove” taglia corto De Filicaia.  “Rispetto al primo turno abbiamo perso circa 3mila voti, ma questo lo ritengo fisiologico. La cosa che mi ha stupito è che il Movimento 5 stelle abbia raddoppiato i propri consensi arrivando a incassare oltre 35mila voti: un ribaltone del genere non me lo sarei mai aspettato”. Poi attacca: “Ciò significa che Nogarin è riuscito a incassare il sostegno di molti esponenti del centrodestra. Un quotidiano locale ha immortalato l’abbraccio tra il nuovo sindaco e l’esponente di punta di FdI-An (Marcella Amadio, ndr): ciò deve far riflettere. I grillini hanno vinto anche grazie al sostegno della destra”.

La base intanto è ancora scossa. In pochi si sarebbero aspettati l’exploit grillino. I motivi della sconfitta? In parecchi puntano il dito contro l’operato di Cosimi: “Gli errori dell’amministrazione comunale – sostiene Valerio Ferretti, responsabile del circolo Salviano-La Leccia, bacino elettorale generoso con la sinistra  – hanno avuto innegabilmente il loro peso”. Anche nel partito però ci sarà bisogno di una svolta: “Bisogna cambiare molto nel Pd: è arrivata l’ora della rifondazione”. Simonetta Pampaloni, leader del circolo Shangay, dichiara di aver “piena fiducia” nel segretario De Filicaia: “Ha poche colpe”. E Cosimi? “Non ha lavorato bene”. Non manca però un po’ d’autocritica: “In alcuni casi non siamo riusciti a ascoltare abbastanza la cittadinanza”. Silvia Motroni guida il circolo La Cigna: “Il partito non è stato in grado di capire il profondo disagio della città. E l’amministrazione comunale in alcuni casi è stata un po’ troppo autoreferenziale“. Adesso si dovrà far crescere una nuova classe dirigente: “Un processo rinviato forse per troppo tempo”. Cristina Lucetti del circolo Corea parla di “evidente bocciatura per l’amministrazione comunale”. Piero Tomei del circolo Colline non se la sente invece di criticare troppo Cosimi: “Sono stati anni difficili per tutti i Comuni: al sindaco uscente vengono attribuite colpe maggiori di quelle che in realtà ha”. I 5 Stelle ieri sera hanno fatto festa grande davanti alla sede del Comune. Tomei però non ha digerito alcuni comportamenti: “Stavo scendendo le scale di Palazzo civico insieme a Ruggeri. Alcuni grillini ci hanno insultato: siamo stati trattati alla stregua di Craxi o Vallanzasca. E’ un comportamento che mi fa paura e che non fa onore all’immagine dello stesso movimento”.

Gianfranco Lamberti, esponente di rilievo del mondo Pci-Pds-Ds, è stato sindaco di Livorno dal 1992 al 2004. Non ha però mai avuto in tasca la tessera Pd. Alle elezioni del 25 maggio ha sostenuto Ruggeri attraverso la lista Psi-Confronto (che non ha eletto nessuno). Un consiglio al Pd dopo lo schiaffo ricevuto dai grillini? “Il partito locale deve sapersi aprire alla società civile e non chiudersi a ricco”. Secondo Lamberti De Filicaia “dovrebbe presentare le dimissioni”. Nel mirino non finisce però soltanto il segretario: “L’intero vertice locale dovrebbe mettersi in discussione”. Un giudizio sull’amministrazione Cosimi? “Poco concreta”. A Lamberti chiediamo anche un giudizio sulla gestione della strategia elettorale: “Ruggeri è apparso come una scelta di ripiego dopo i tanti “no grazie” ricevuti. Senza contare che molti lo hanno bollato come un candidato dell’apparato”. Ma dove ha sbagliato il Pd? “Il partito ha cercato di inseguire i grillini e scimmiottare Renzi. La storia e i valori della sinistra livornesi, che poi sono quelli della sinistra italiana, non sono stati debitamente valorizzati”. I vertici locali non avrebbero inoltre orgogliosamente ricordato che “nessun sindaco di Livorno ha mai ricevuto un avviso di garanzia”. Lamberti parla inoltre di “deriva correntizia“. L’ex sindaco non ha gradito alcuni aspetti della “festa” pentastellata: “Sulle scale del municipio ho visto anche gesti sgradevoli e modi volgari. Mi sento umiliato. Quel palazzo è stato guidato da grandi sindaci come Diaz, Badaloni e Nannipieri: servirebbe più rispetto”.

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