Ventesimo anniversario per la parata dell’orgoglio omosessuale di Roma, ma il bilancio di due decenni di lotta per i diritti lgbtq non è dei più positivi. “Poche conquiste, ma almeno abbiamo fatto cultura, il Paese è più pronto del Parlamento“, dice una ragazza. Come recita lo slogan dell’edizione 2014, i manifestanti chiedono al premier Matteo Renzi di “mettere la faccia” e mantenere gli impegni della campagna per le primarie. “Aveva promesso in cento giorni una legge contro l’omofobia, ancora aspettiamo – afferma un ragazzo – il mio appello è questo: Renzi datti una mossa siamo il paese più retrogrado del Mondo“. “Non penso che avrà il coraggio di cambiare le cose, purtroppo, ma noi siamo qui e scenderemo sempre in piazza per chiedere uguali diritti”, aggiunge una trans  di Irene Buscemi

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