“Vorrei parlare con quel medico – afferma la deputata teodem Paola Binetti – perché per ora ho letto solo la cronaca del Fatto Quotidiano. A me sembra una manovra per poter portare a casa la legge sul fine vita e sull’eutanasia, temi sui quali ci siamo sempre opposti”. Più sfumato il pensiero di Carlo Giovanardi: “Il nodo centrale è distinguere l’accanimento terapeutico dall’eutanasia. Una cosa è per un malato terminale il rifiuto delle cure, altra è uccidere una persona con un’iniezione”. Sulle dichiarazioni del neurologo del Gemelli Mario Sabatelli, il senatore del Nuovo Centrodestra è netto: “Il confine fra accanimento e eutanasia non è una questione che spetta alla politica, ma al medico, ai familiari e al paziente. Mia cognata, malata oncologica, ha deciso di smetterla con le operazioni, ed è morta in pace con le cure palliative ma non l’abbiamo ammazzata”  di Annalisa Ausilio

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