La scelta della collocazione al Parlamento europeo sta evidenziando le due anime del M5S: da una parte l’euroscetticismo duro e puro, dall’altra le belle battaglie originarie del movimento (ambiente, rinnovabili e così via).

L’incontro tra Beppe Grillo e il discusso leader dell’Ukip Nigel Farage, ha fatto esplodere l’inevitabile contraddizione che cova da tempo all’interno del movimento stesso: c’è chi è disposto a tutto pur di far cadere l’Ue e a distruggere l’odiato euro, e chi ha come priorità la solidarietà sociale, la lotta al cambiamento climatico, la partecipazione dei cittadini alla politica e tanto altro. «Contraddizione» perché l’avversione nei confronti dell’Europa – usata come caprio espiatorio di tutti i mali di questo mondo – non si sposa con il desiderio di cambiarne le regole per rispondere alle principali sfide a cui ci troviamo di fronte: economiche, sociali ed ambientali.

L’euroscetticismo di una parte del movimento è pronto al matrimonio politico con Farage in quanto questo è visto come il fustigatore delle burocrazie europee e il paladino dei popoli oppressi. In realtà la retorica di Farage di brillante ha solo l’accento british, appena sufficiente a nascondere l’assenza di politiche concrete e alcune prese di posizione a dir poco discutibili, come la negazione del cambiamento climatico e l’opposizione ai limiti di stipendio per i banchieri.

 Poi c’è tutta una parte del movimento – speriamo la maggior parte – fatta di attivisti che si sono avvicinati al M5S per portare avanti battaglie come la trasparenza in politica, il parlamento pulito, la lotta al cambiamento climatico, le energie rinnovabile e tanto altro. Migliaia di persone che non vedono l’ora di vedere i 17 eurodeputati pentastellati fare la loro parte per cambiare questa Europa piena sì di contraddizioni ma che, tuttavia, rappresenta l’unica dimensione possibile per rispondere alle sfide globali della modernità.

A breve gli iscritti del movimento voteranno sulla futura alleanza del M5S in Europa. In attesa di vedere quale delle due anime prevarrà, una considerazione è d’obbligo: alla prova dell’Europa i primi nodi vengono al pettine.

@AlessioPisano
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