Il leader M5S e quello dell’Ukip britannico “sono una coppia improbabile”. Firmato, il Financial Times. Il più potente e diffuso giornale economico al mondo descrive così Beppe Grillo e Nigel Farage, che oggi si sono incontrati a pranzo a Bruxelles, per “sondare” eventuali collaborazioni. Secondo il quotidiano – che ha pubblicato il commento in un blog su questioni europee, pagina che comunque segue la linea editoriale decisa a Londra – fra Grillo e Farage ci sarebbe inconciliabilità soprattutto per la visione sull’Europa. “Grillo ha lanciato un appello per un referendum sull’uscita dall’euro – ha ricordato il giornalista – ma non ha comunque appoggiato una uscita italiana dalla moneta unica o dall’Unione europea”. Di contro, ricorda sempre la gazzetta economica, “la piattaforma politica principale di Farage e forse l’unica è che la Gran Bretagna esca dall’Ue”.

Però questo non vuol dire che la strada sia chiusa a possibili alleanze, scrive il Financial Times. Che definisce “Grillo e i suoi 17 europarlamentari” come “interessanti e attraenti” per Farage e il suo United Kingdom Independence Party, uscito trionfatore dalle elezioni europee dello scorso fine settimana (a Londra si è votato giovedì 22). Questo perché, scrive il giornale, due importanti membri del gruppo parlamentare guidato dall’Ukip, il People’s party della Danimarca e The Finns, “stanno minacciando di cambiare barca”, passando al gruppo parlamentare guidato dagli ultraconservatori britannici, gli European Conservatives and Reformists, lasciando quello guidato dall’Ukip. Secondo il quotidiano economico, quindi, farebbero gola alla forza anti-Europa britannica quei 17 europarlamentari che eventualemente il Movimento potrebbe portare in dote. Il Financial Times descrive inoltre  Grillo e Matteo Salvini, leader della lega anche lui oggi a Bruxelles, come “due delle più prominenti e potenziali persone influenti” del momento nel dibattito in corso fra le diverse forze euroscettiche.

Articolo Precedente

Soru, al via il processo per evasione fiscale dopo la vittoria a Bruxelles

next
Articolo Successivo

Elezioni europee 2014, da Repubblica ad Avvenire tutti pazzi per Matteo Renzi

next