La Borsa accoglie con favore il trionfo elettorale del Pd di Matteo Renzi, che rafforza il governo, e il ridimensionamento dei Cinque Stelle. A Piazza Affari l’indice principale, il Ftse Mib, ha chiuso la seduta a +3,61%, in ulteriore progresso rispetto a un’apertura già positiva (+2,57%). A trainare sono stati i titoli bancari, con Bper a +8,81%, Popolare di Milano a +6,91%, Ubi a +6,67% e Banco Popolare che guadagna il 6%. Spicca anche il +6,45% di Telecom Italia. Ma la vera buona notizia è che il rendimento dei nostri titoli di Stato a 10 anni (Btp) scende al 2,97% dal 3,16% della scorsa settimana. Il debito pubblico italiano è – facendo un confronto con quelli del resto del continente – quello che trae più vantaggio dall‘esito delle elezioni europee. Al contrario in Germania l’insuccesso della Cdu di Angela Merkel si è tradotto in un aumento, per quanto contenuto, del rendimento dei Bund, all’1,41%. Anche per questo lo spread, che era salito fino a oltre quota 200 punti per il timore di un boom delle forze antieuropeiste (concretizzatosi in effetti in diversi Paesi), cala a 156 punti. 

Parigi in positivo nonostante lo shock Le Pen. Bene Atene dopo vittoria Tsipras – Lo shock della vittoria del Front National in Francia non sembra aver turbato la Borsa di Parigi, che ha chiuso a +0,75%. In positivo tutte le principali piazze europee: l’indice principale di Francoforte, il Dax, ha segnato +1,28%, l’Ibex di Madrid è salito dell’1,22%, l’Athex di Atene del +2,27%. La Borsa greca ha quindi apprezzato l’affermazione del partito di sinistra di Alexis Tsipras, come dimostra anche il calo di 30 punti base dello spread rispetto ai titoli tedeschi. Buone nuove anche dall’unico dato macro del giorno, l’indice di fiducia tedesco elaborato dall’agenzia Gfk, che si conferma ai massimi dal gennaio del 2007. Londra, che ha visto il trionfo del partito antieuropeo Ukip di Nigel Farage, oggi rimane chiusa per festività, come Wall Street.  

Draghi: “Euro forte contribuisce a bassa inflazione. Bce in allerta” – Il cambio euro-dollaro è stabile a quota 1,363. Il governatore della Bce, Mario Draghi, intervenendo a un forum economico sulla politica monetaria in corso in Portogallo ha detto che l’elevato tasso di cambio della moneta unica “sta contribuendo alla bassa inflazione“, influendo sui prezzi all’importazione dei beni scambiati a livello internazionale. Quanto alla possibilità che la Bce ritocchi ulteriormente al ribasso i tassi o adotti misure “non convenzionali” proprio per contrastare il rischio deflazione e far ripartire il credito all’economia, Draghi ha garantito di non voler “essere troppo indulgente nei confronti di quei fattori che, se lasciati senza controllo, possono durevolmente minare la stabilità dei prezzi”. 

Segno più in Asia – Anche le piazze asiatiche lunedì mattina hanno aperto in positivo: bene Shanghai (+0,3%), Shenzhen (+1%), Taiwan (+0,3%), Sydney (+0,3%) e Mumbay (+1,5%). In controtendenza Hong Kong a -0,05%, Seoul a -0,34% e Giacarta a -0,2%. Tokyo ha chiuso la prima seduta settimanale in rialzo, con l’indice Nikkei 225 che guadagna lo 0,97% raggiungendo i 14.602 punti.

Articolo Precedente

Usa, giallo sui titoli del Tesoro. Il piccolo Belgio sale al terzo posto tra i creditori

next
Articolo Successivo

Dirigenti pubblici, in Italia guadagnano 12,6 volte il reddito medio

next