Il presidente libanese Michel Suleiman ha firmato. In extremis, ma ha firmato. E così Marcello Dell’Utri, condannato in via definitiva a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, sarà estradato in Italia presumibilmente la prossima settimana. Il Capo dello Stato del Paese dei cedri ha apposto la sua firma sul decreto nell’ultimo giorno del suo mandato, che scadrà stanotte. Una svolta che nessuno aspettava più. Nella giornata di ieri, infatti, il provvedimento non era stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale (l’ultima dell’era Suleiman), il che faceva intendere come l’affaire Dell’Utri sarebbe stato sbrigato dal prossimo presidente libanese, quindi dopo l’estate e non prima di settembre/ottobre, ovvero quando sarà nominato il nuovo governo. Suleiman, del resto, avrebbe dovuto firmare domenica scorsa. Così non è stato. Stando a quanto risulta al Fatto Quotidiano, la mancata firma è stata l’effetto di pressioni politiche sul presidente, uomo di Hariri che come noto è intimo amico di Silvio Berlusconi, nonché in ottimi rapporti politici con l’ex presidente e candidato alle prossime presidenziali Gemayel. Ieri sera, tuttavia, il colpo di scena, con il via libera di Suleiman arrivato nel suo ultimo consiglio dei ministri, terminato a tarda notte. Si tratta di un decreto privato, che quindi non necessita di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale: sarà consegnato esclusivamente all’Interpol, alle autorità doganali e ai rappresentanti dello Stato italiano.

Nessuna notizia certa, invece, circa i tempi dell’estradizione del co-fondatore di Forza Italia, attualmente ricoverato (e piantonato dagli agenti) nella clinica privata Al Hayat di Beirut. Il suo rientro in Italia dovrebbe avvenire durante la prossima settimana, ma c’è massimo riserbo sul giorno prescelto, forse non ancora stabilito per via delle lungaggini burocratiche relative all’estradizione. A prescindere dalle tempistiche, però, l’unica certezza è che con la firma di Suleiman la permanenza di Marcello Dell’Utri nel paese mediorientale ha le ore (o i giorni) contati.

ECCO IN ESCLUSIVA IL TESTO DEL PROVVEDIMENTO

decreto n. 11923

consegna di un cittadino italiano alle autorità italiane

 

il presidente della Repubblica

vista la costituzione

visto il trattato firmato a Beirut tra la Repubblica Libanese e la Repubblica italiana il 10/7/1970 e reso esecutivo con il decreto n. 3257 del 17/5/1972, sopratutto l’art. 16 (comma 2),

Visto il codice penale Libanese soprattutto gli artt. /35/ e 335/219,

Visto la pratica di estradizione ricevuta dalle autorità italiane tramite il Ministero degli Esteri Libanesi sotto il n. 4008/2 del 7/5/2014 e 10/5/2014,

visto il rapporto della Procura Generale di Cassazione n. 2507/A del 15/5/2014,

In base alla proposta del ministro della giustizia,

 

SI DECIDE QUANTO SEGUE

 

Art. 1: Si consegna alle autorità Italiane il cittadino italiano

Marcello Alfredo DELL’UTRI, ricercato in base alla sentenza emessa contro di lui nel tribunale di cassazione della città di Palermo n. 1352/2013 del 25/3/2013 e il mandato di arresto n. / N.148/14RG/ del 8/4/2014 emessa dal tribunale di cassazione di palermo per il reato formazione di una associazione di malviventi.

Articolo 2: si pubblica questo decreto dove serve

 

emesso dal

Presidente della Repubblica Firmato Michel SOLEIMAN

Il Primo Ministro

Firmato Tammam SALAM

IL Minustro della Giustizia

Ashraf RIFI

Baabda il 23 Maggio 2014

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