Al via le elezioni europee. Ad aprire il calendario delle votazioni ci sono Regno Unito e Olanda, in cui oggi si voterà fino alle 22. Domani sarà invece la volta di Irlanda e Repubblica Ceca; sabato si voterà in Lettonia, Malta e Slovacchia e infine domenica in Italia e nei restanti Paesi dell’Ue. Nel Regno Unito le urne sono aperte dalle 8 ora locale e oggi si vota sia per eleggere i 73 deputati che siederanno nel nuovo Europarlamento, sia per rinnovare 161 Consigli locali in Inghilterra e 11 in Irlanda del Nord. I risultati delle elezioni locali saranno disponibili già domani, mentre quelli delle europee domenica come per tutti gli altri Paesi dell’Ue. L’ultimo sondaggio di YouGov dava un testa a testa fra il partito euroscettico Ukip di Nigel Farage e i conservatori di David Cameron al 23%, con i laburisti al terzo posto e i liberali a distanza al quarto. Un altro sondaggio, realizzato invece da Survation, dava Ukip e laburisti a pari merito al 29%.

In Olanda, che deve eleggere 26 eurodeputati, i seggi sono aperti dalle 6.30 ora locale e i primi exit poll sono attesi già per stasera. Un sondaggio Nos pubblicato questa settimana indica che i due principali partiti liberali, Vvd e D66, sono in testa con un consenso fra il 15% e il 18%, seguiti dal partito euroscettico e anti-immigrati Pvv di Geert Wilders (nella foto) fra il 14% e il 17% e dai laburisti, che si attesterebbero fra il 12% e il 14%. Un altro sondaggio invece, diffuso dall’emittente EenVandaag, vede il partito di Geert Wilders in testa.

L’Olanda è uno di quei paesi che potrebbe riservare maggiori sorprese al momento dello spoglio delle schede, con appunto la prevista forte affermazione di Wilders, il leader del PVV, partito di estrema destra, antieuropeo ed antiimmigrati. Secondo gli ultimi pronostici sarebbe infatti il movimento uno dei partiti più seguiti dall’elettorato, e che potrebbe essere in grado di esprimere 5 deputati dei 26 che elegge il paese. Il partito liberale di destra VVD del premier Mark Rutte dovrebbe riuscire a mantenere i suoi tre legislatori, mentre sembra destinato a retrocedere il socialdemocratico socio di coalizione del VVD, PvdA. Tradizionalmente l’elettorato olandese non vota in massa per le europee: nel 2009 la partecipazione al voto è stata del 37 per cento. Wilders si è coalizzato in vista del voto con il Front National di Marine Le Pen e proprio in quell’occasione ha annunciato “l’inizio della liberazione in Europa dal mostro di Bruxelles”.

Sia nel Regno Unito che in Olanda è attesa un’affluenza bassa, del 30% circa; per le europee nel primo Paese si confrontano 41 partiti, mentre nel secondo 19. Da oggi al 25 maggio gli elettori dei 28 Paesi dell’Unione europea saranno chiamati alle urne per eleggere 751 deputati del nuovo Parlamento europeo. Le prime elezioni europee risalgono al 1979, mentre le ultime al 2009. Questa è la prima volta che, a seguito di quanto stabilito dal Trattato di Lisbona in vigore da dicembre 2009, il nuovo presidente della Commissione europea sarà scelto proprio tenendo conto dell’esito del voto per l’Europarlamento.

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