“Dunque #iononvotoM5S è un clamoroso epic fail. Nato per bastonare il Movimento 5 Stelle, ora è tutto contro il Pd“. La sfida elettorale in vista del 25 maggio si gioca anche su Twitter, dove Pd e Movimento 5 Stelle si fronteggiano a suon di hashtag. Beppe Grillo punta su #vinciamonoi e chi è contro il Movimento (in particolare i democratici) rilancia #iononvotoM5S, nato il 7 agosto 2012 su idea di Danilo Proietti, militante del Pd. Ma quello che doveva essere un hashtag per accompagnare le motivazioni contro i 5 Stelle si rivolta contro il partito di Matteo Renzi. Infatti, la maggior parte degli utenti che usa #iononvotoM5S accompagna l’hashtag a votazioni ironiche. 



C’è chi scrive di non scegliere il Movimento di Grillo perché “per colpa dei grillini Silvio, l’amico di Matteo, è stato cacciato dal Senato”, e fanno così riferimento al voto per la decadenza da senatore dell’ex Cavaliere. Altri dicono che non sceglieranno M5S “perché non ho interesse che vengono recuperati i 200 miliardi di evasione fiscale annui!”, “perché con 80 euro puoi comprare finalmente la bambolina Pina e regalarla ai figli con Peppa”, “perché quelli che vanno sui tetti a strillare invece di votare diligentemente ordini di partito: bleah!” e ancora “perché tagliarsi lo stipendio e rifiutare i rimborsi elettorali è solo populismo. In politica i soldi servono! E tanti anche!”.

Sono tanti gli utenti che proseguono con ironia e usano l’hashtag “perché amo fiscal compact, pareggio di bilancio, legge Fornero, Equitalia, Expo, Tav, F35, guerre, inceneritori!”, “perché  perché amo pagare tasse come in Svezia e avere i servizi della Moldavia. ormai sono abituato così” e “perché adoro le 4 veline renziane che vanno in tv a sparare menzogne”. La lista dei tweet e delle battute è lunga: “Pronto Mamma’, che dici? – si legge su un altro profilo – #iononvotoM5S perché non sono radical chic come la Boldrini?” #iononvotom5s perche la Picierno deve essere il prossimo Nobel all’economia, la Madia il prossimo papa e la Boschi trovare marito”. Ma anche “per non dare una soddisfazione a mia cognata”.

L’hashtag riscuote molto successo sul sito di microblogging e, nel momento in cui scriviamo, è arrivato a oltre 19mila mentions, raggiungendo il numero di ricorrenze nella giornata di #vinciamonoi. Numeri che, tuttavia, non dimostrano che tutti gli elettori che lo utilizzano siano contro il Movimento 5 Stelle. Al contrario, come ben spiegano i tweet segnalati, l’hashtag viene spesso ripreso per prendersi gioco del Pd. Ma la capolista democratica per il Nord Est Alessandra Moretti si affida – evidentemente – solo alla ricorrenza numerica e scrive: “#iononvotoM5S più twittato di #vinciamonoi . Che succede? I massoni del gruppo Bilderberg hanno occupato twitter oppure #vincelasperanza?”. A fronte delle incomprensioni, la sintesi dell’operazione #iononvotoM5S la tracciano gli utenti stessi: “Il Pd – riporta un tweet – lancia l’hashtag #iononvotom5s e diventa subito un boomerang contro il Pd. Lol”. E in vista della partecipazione di Grillo a Porta a Porta, tra i trending topics della giornata spunta anche #Brunochiedi, in cui gli utenti alternano battute e ironie tra domande sulle espulsioni dal Movimento e il rapporto dell’ex comico con la stampa.

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