A pochi giorni dalla nuova strage in mare tra Italia e Libia, nell’Aula della Camera si discute la mozione presentata dalla Lega Nord che chiede l’immediato stop a Mare Nostrum. “Il governo intende proseguire” l’operazione Mare nostrum “considerati i risultati dal punto di vista umanitario”, spiega subito il sottosegretario Graziano Delrio. Inizia quindi la discussione tra i partiti. Ma, quando prende parola il deputato di Scelta Civica, Mariano Rabino, scoppia la bagarre in Aula. Rabino in dichiarazione di voto dice: “I leghisti l’Africa la conoscono bene: basta chiedere al loro tesoriere“. Parole che fanno perdere le staffe al leghista Gianluca Pini che lascia il suo banco e si dirige verso Rabino, trattenuto subito dai commessi. Il vicepresidente Luigi Di Maio, che presiede l’Aula, lo richiama all’ordine due volte e poi decide di espellerlo insieme al collega Stefano Allasia, anch’egli scagliatosi contro Rabino. Prima di uscire, Pini urla improperi contro Rabino. Di Maio decide, quindi, di sospendere la seduta
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