La Festa parmigiana antiprobizionista taglia il nastro della sua undicesima edizione e per la prima volta al suo fianco ci sarà anche il Comune di Parma. Il sindaco Federico Pizzarotti ha detto sì alla richiesta di patrocinio dell’evento che si terrà sabato 17 maggio, dicendosi favorevole a un confronto e a una riflessione costruttiva sull’utilizzo della cannabis e delle droghe leggere, e quindi concedendo agli organizzatori di portare le proprie iniziative in piazzale Picelli, nel cuore del quartiere Oltretorrente.

“Questo non vuol dire che sarà la festa dello sballo e degli eccessi – spiega il sindaco del Movimento 5 stelle – Ma questi temi sono stati per tanto tempo ignorati e quindi è giusto parlarne”. Il primo cittadino ammette di essere sempre stato contrario al fumo di cannabis, ma non chiude alla possibilità di un utilizzo terapeutico o alternativo della sostanza. “Io non ho mai fumato, ma è anche vero che con il divieto si è perso del tutto l’uso terapeutico della canapa e anche qualsiasi altro tipo di utilizzo – continua Pizzarotti – Il fatto che in Paesi come la Svizzera e l’Austria si stiano prendendo posizioni diverse su questi temi, significa che l’utilizzo di droghe leggere va discusso, in modo scientifico e con esperti, anche dal punto di vista medico”.

La giornata parmigiana sull’antiproibizionismo comincerà alle 16 e proseguirà fino a mezzanotte tra incontri, concerti, stand informativi e bancarelle. Si comincerà con la presentazione del romanzo “Guerrilla Plantation” di Gianluca Mantelli, per poi proseguire con la tavola rotonda “Cannabis terapeutica” e infine con il dibattito “Legalizzazione: una buona pratica per la sicurezza urbana”, a cui parteciperà anche un rappresentante dell’amministrazione comunale. “La scelta del Comune di dare il patrocinio alla manifestazione è ineccepibile dal punto di vista etico e amministrativo, a loro va il plauso per il modo laico e intelligente con cui hanno aderito” ha commentato Luca Marola, titolare del negozio Canapaio Ducale e membro dell’organizzazione, che ha presentato il programma spiegando che “l’opinione pubblica in Italia è molto più avanti della legislazione”.

La notizia dell’adesione del Comune all’iniziativa però ha già sollevato un polverone di polemiche. I presidi di alcune scuole hanno alzato la voce per i volantini di invito affissi davanti agli istituti (poi rimossi dagli organizzatori, proprio su indicazione del Comune), e Forza Italia si è unita all’attacco del sindaco, che in un primo momento avrebbe dovuto partecipare a una tavola rotonda, ma che invece sabato non sarà presente per altri impegni istituzionali. Nel mirino, sottolinea Giuseppe Pantano a nome del Club di Forza Italia, c’è “la contraddizione di un Comune di Parma che da una parte firma protocolli per l’educazione alla salute e dall’altra promuove una iniziativa che proprio educazione non può essere considerata. I problemi di questa festa però non finiscono qui, perché a nostro parere ne comporta anche altri attinenti alla sicurezza urbana”. L’attacco non è indirizzato solo all’evento in sé, ma anche alla mancanza di azioni per risolvere i problemi che da tempo ci sono nel quartiere in cui si terrà la Festa antiproibizionista. “La promozione del confronto su un tema così serio va benissimo, indipendentemente dalle idee che si hanno in proposito – continua Pantano – ma non si devono evitare problemi di quiete pubblica in una zona già martoriata per questioni di abbandono e insicurezza come quella di piazzale Picelli e via Imbriani. Il rischio infatti è che questa festa, che prevede anche un concerto, si trasformi in una occasione di sballo creando, grazie proprio al tema a cui è dedicata, una free zone dove è consentito praticamente tutto”.

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