“La mia posizione è sempre stata trasparente, non mi dimetto, ma devo in qualche modo esprimere il mio dissenso“. Il senatore Corradino Mineo giustifica così la sua assenza di ieri in Commissione Affari istituzionali durante il voto sul testo base da adottare per la riforma del Senato che ha fatto traballare il governo.”Ricordo che nessun parlamentare ha il vincolo di mandato, è sulle questioni costituzionali non ci possono essere impuntature da parte del governo”, aggiunge l’ex direttore di Rainews. “Ventiquattrore di discussione, si ha un ordine del giorno, quello Calderoli, su cui converge una larghissima maggioranza e il governo che fa? Ignora il tutto e ripresenta il testo Boschi“, attacca Mineo. “Non ci può essere il reato di lesa renzietà, non siamo noi la palude perché portiamo avanti una battaglia che fin dal principio riteniamo giusta, se Renzi ha un amico è il sentore Mineo” sottolinea l’esponete del Pd. Mineo invita Renzi a diffidare dai falsi amici: “Il governo si sta mettendo nei guai da solo, sta precipitando nella vera palude, va avanti a suon di minacce e giochetti con Berlusconi e Alfano, se non cambia verso sarà la fine delle riforme”  di Irene Buscemi

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