Una tre giorni a tutto cibo, proiettata ai grandi eventi del futuro prossimo, Expo in testa, senza dimenticare le criticità di un settore che nonostante i colpi della crisi resta pur sempre una delle bandiere dell’Italia nel mondo. Tutto questo è Cibus 2014, diciassettesima edizione del salone internazionale (biennale) dell’alimentazione in programma fino all’8 maggio a Parma. Molto più di una fiera, dato che all’esposizione classica (2700 le aziende presenti, 600 in più rispetto al 2010) si accoppiano eventi culinari fra i più svariati e numerosi convegni a tema; fra i temi caldi l’internazionalizzazione, la lotta agli sprechi e alla contraffazione alimentare, l’innovazione e la sostenibilità.

Un dato da cui partire è quello offerto dalla ricerca Doxa Gli italiani e l’alimentazione presentata lunedì, in occasione della giornata di apertura. Secondo il campione consultato l’alimentare con il 57% “doppia” il settore della moda (27%) come comparto-simbolo dell’Italia nel mondo, distanziando anche l’automobilistico (7%), le calzature (7%) e l’accoppiata mobili/design (3%). Alta anche la fiducia delle famiglie italiane nei confronti dell’industria alimentare, così come quella verso i controlli delle aziende stesse sulla qualità dei prodotti, ma sul settore grava ormai da qualche anno la crisi. I consumi sono diminuiti del 4% nel 2013 e ben 12mila microimprese del settore hanno chiuso i battenti negli ultimi dieci anni. In quest’ottica da segnalare alcuni incontri, come ad esempio “Promuovere il made in Italy, lezioni dall’estero” (martedì 6, ore 14.30), “L’internazionalizzazione del sistema alimentare italiano: paesi target e strategie di sviluppo” (mercoledì 7, ore 10) e “Sicurezza, qualità e genuinità degli alimenti; made in Italy, quale futuro verso Expo 2015” (giovedì, ore 10).

Durante Cibus 2014 le aziende presenteranno agli addetti ai lavori e al pubblico centinaia di nuovi prodotti, dai bocconcini di culatello alle “perle di caffè” (i più curiosi possono dare un’occhiata anche a distanza qui), pensati per conquistare nuove fette di mercato, in Italia come all’estero. Ma non mancheranno nemmeno momenti più “giocosi” con gli chef più pop e conosciuti, da Carlo Cracco – ormai in completa balia delle patatine fritte – a Gianfranco Vissani, passando per Davide Oldani. Ma sarà festa anche per le vie di Parma, grazie alle decine di eventi di Cibusland, partiti addirittura nel weekend del 3 e 4 maggio. Dalla mostra fotografica “Emiliaromagnaintavola” alle lezioni di food photografy, dagli aperitivi ai live cooking fino ad eventi come il lancio del Festival del Prosciutto di Parma. Si attendono migliaia di visitatori ogni giorno per quello che sta diventando sempre più un Fuorisalone del cibo.

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