“Il testo che verrà approvato domani dalla Commissione Affari Costituzionali sarà un testo base su cui sarà possibile fare delle modifiche. E va bene il confronto, ma senza snaturare i punti fondamentali della riforma”. Lo ha detto il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi aprendo il seminario sulle riforme cui il Pd ha invitato una serie di docenti e esperti. Il seminario, ha auspicato Boschi, serve “per rafforzare il convincimento su alcune  soluzioni proposte, migliorare o colmare lacune che possono esserci nel testo perchè nessuno, io per prima, pensa di aver presentato un testo  perfetto ma c’è la convinzione di aver presentato un progetto con obiettivi, identità e unità negli obiettivi”. Sul presidenzialismo proposto da Silvio Berlusconi, il ministro dice ‘no’, perchè “l’accordo con Forza Italia non lo prevede”. Sulla riforma del Senato la Boschi è ottimista. “Dal punto di vista politico – spiega – c’è un accordo molto vicino sulla maggior parte del testo, anche dentro il nostro partito”. Ma sulla modalità dell’elezione dei consiglieri-senatori il ministro non chiarisce. Voto in Aula 10 giugno? “Stiamo lavorando a pieno ritmo per quella data”, spiega. Per l’ avvio del seminario arriva anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a cui è impossibile rivolgere domande per un cordone di forze dell’ordine che si frappone tra lui e la stampa. Proprio come accaduto già ad inizio giornata, in occasione dell’entrata di Renzi alla direzione nazionale del Pd  di Manolo Lanaro

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