La campagna elettorale delle europee sta diventando un derby tra la rabbia e la speranza. Tra chi scommette sul fallimento dell’Italia e chi pensa che l’Italia ce la può fare”. Lo afferma il premier e segretario Pd Matteo Renzi, durante l’apertura dei lavori della direzione del partito. La stoccata del presidente del Consiglio è diretta a Beppe Grillo: “Oggi gufi e sciacalli si buttano su ogni avvenimento per dire che lo Stato non c’è. La consultazione del 25 maggio sarà una partita tra chi urla, chi insulta, chi grida invettive e punta allo sfascio insomma tra chi è contro l’Italia e chi invece come noi è per la proposta, per l’Italia”. E sottolinea: “Quello del 25 non è un voto perché il governo abbia più forza, non è un sondaggio sui ministri. Non coinvolge solo il segretario o il gruppo dirigente, ma interessa tutti. Noi stiamo nel Pse, e puntiamo ad essere la prima delegazione come numero di parlamentari eletti, per cambiare un’Europa che, così com’è, non va bene a nessuno”

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