Proprio quando le coperture per gli 80 euro di Renzi sembravano più solide della determinazione di Pina Picierno nell’infilare figuracce, i tecnici del Servizio bilancio del Senato accendono il semaforo giallo (tendente al rosso): fermi tutti, le coperture del Dl Irpef convincono poco e sono pure a rischio incostituzionalità! Stupore, sconcerto e incredulità: chi mai avrebbe potuto immaginare che i conti di Renzi non vantassero una precisione da orologiaio?

In breve, le magagne saltano fuori su ben quattro punti: l’aumento della tassazione sulle plusvalenze delle quote di Bankitalia, l’Iva e i debiti della Pubblica amministrazione, le rendite finanziarie e la sottovalutazione del mancato gettito per il taglio dell’Irap. Non è roba decorativa, non parliamo di ombrellini da cocktail e cannucce colorate: si tratta dei pilastri portanti delle coperture per il Dl Irpef, farne a meno sarebbe come voler arrangiare un Mojito senza rum e menta fresca: viene fuori una limonata.

Il fattoquotidiano.it dedica l’apertura della homepage alla notizia delle coperture traballanti, seguito a ruota dal Giornale e da Libero che tuonano contro il tradizionalmente ‘quasi amico’ Renzi (ma in campagna elettorale scattano bava alla bocca e attacco acuto di antirenzismo).

Altrove, il panico. “E mo’ come lo mimetizziamo ‘sto pastrocchio?” Idea geniale: parliamo di Piero Pelù, quel capellone che se l’è presa con Renzi al Concerto del Primo maggio!

L’homepage di repubblica.it concede ampio spazio e foto allo scontro a distanza fra Piero Pelù e Matteo Renzi, citando la bazzecola sulle coperture bocciate con un titolo piccino picciò, indegno di un’immagine.

Corriere.it, che pur scrive un articolo alquanto dettagliato sulla faccenda, non ritiene la notizia meritevole dei primi posti della homepage. Bisogna andare giù, giù e giù, fino a trovarla nella sezione ‘Economia’. Corriere.it preferisce dare risalto a Vauro che sente “puzza di fascismo” nel M5S.

Ansa.it, sulla falsariga di repubblica.it, fa spuntare in homepage il guaio delle coperture con scarsissima rilevanza e senza foto. Ampio spazio invece al duello Pelù-Renzi.

Sempre su ansa.it, come a voler indorare la pillola, nel sommario viene scritto: “Ad aprile migliora fabbisogno”, tema assolutamente non trattato nel testo dell’articolo. Un po’ come se avessero scritto: “Ma domani cielo sereno da Nord a Sud”. Ancor più rassicurante è la chiusa dell’articolo: “Le stime sono state fatte in maniera prudenziale, con attenzione al singolo euro”. Lo giura Edoardo Fanucci (Pd), aggiungendo un invito ai tecnici del Senato: “Si mettano l’anima in pace”. In altre parole, state sereni.

E’ pregevole poi la sottigliezza con cui ansa.it contrappone un’ostica parte in burocratese (senza spiegarla), in cui i tecnici del Senato sollevano i dubbi sulle coperture, alla ben più comprensibile e tranquillizzante (ma non argomentata) smentita del piddino Fanucci. Inserire anche commenti di altre parti politiche? Manco a parlarne.

Più che Ansa, è propagAnsa.

P.s. Tg e compagnia hanno motivato l’antipatia di Piero Pelù per Matteo Renzi con una vecchia ruggine di natura personale, smentita però dal cantante su Facebook: “MATTEO RENZI E’ UN BUGIARDO e mente in maniera spudorata sapendo di mentire nei miei confronti, proprio ora ho seguito alcuni TG e in tutti, ripeto in tutti, è stata ripetuta la MENZOGNA CONSUMATA che “Pelù ce l’ha con Renzi perchè non gli ha più fatto fare l’estate fiorentina”. Evidentemente la disinformazia del boy scout di Gelli si è scatenata. Ma sparando cazzate ad alzo zero. Ripeto per la milionesima volta che io ho creato FI.ESTA (FIrenze. ESTAte) nel 2007 con la vecchia amministrazione Domenici ma dopo 10 mesi di superlavoro HO LASCIATO quell’incarico DI MIA SPONTANEA INIZIATIVA perchè non mi piacevano i giochi sporchi che si facevano con il denaro pubblico.”

Di Francesco Manna (@FrancescoLamana) e Annalisa Rossi (@annalisaros)

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