“Un signore che è stato per più tempo il responsabile del governo, unico cittadino al mondo che ha presieduto per tre volte e bene il G8″. Silvio Berlusconi lo aveva detto in una intervista – finita nel mirino dei giudici – contestando l’affidamento ai servizi sociali. Forse perché consapevole che l’espiazione della pena sarà più impegnativa del previsto. E la conferma arriva oggi da Paolo Pigni direttore generale della Sacra famiglia di Cesano Boscone, dove l’ex Cavaliere comincerà i servizi sociali venerdì 9 maggio con i malati di Alzheimer.

“Berlusconi non farà attività divertente o rilassante e non andrà in ufficio” sottolinea Pigni. L’ex “premier a tempo” come si autodefinì in una delle intercettazioni del caso Ruby entrerà in contatto con “sofferenze e situazioni che potranno arricchirlo” aggiunge il il dg spiegando che l’ex premier ha dato la piena disponibilità al progetto che lo impegnerà una volta a settimana per i prossimi 10 mesi e mezzo. Alla Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone “non ci sono spazi per estemporaneità libere, non programmate”. Quindi niente barzellette? “Provate – risponde Pigni – ad andare a raccontare barzellette ai malati di Alzheimer e vediamo”. 

Ieri il condannato – che ha beneficiato dell’indulto e visto così ridursi la pena da 4 anni a 12 mesi – è stato a colloquio per un’ora con i vertici della struttura nel centro di formazione permanente per definire il progetto. E mentre l’ex capo di governo discuteva le modalità dell’espiazione della pena i magistrati del Tribunale di Sorveglianza facevano sapere che le sue ultime dichiarazioni erano al vaglio.  Fra le prescrizioni dei giudici infatti è prevista la revoca dei servizi sociali in prova in caso di nuovi attacchi alle toghe. Berlusconi può criticare una sentenza ma non attaccare i giudici. “La sentenza Mediaset – ha detto Berlusconi sfidando le prescrizioni – è un colpo di Stato, ed è stata utilizzata per cacciarmi dal Senato e rendermi incandidabile per 6 anni e ha tolto il leader del centrodestra e l’unico che riusciva a tenere insieme i moderati”.

Durante la riunione tra Berlusconi e i vertici della struttura, secondo quanto riporta il Secolo XIX, il leader di Forza Italia avrebbe chiesto ai responsabili del Centro di usufruire di un bagno ad personam, ossia solo per lui, così da non doverlo condividere con gli altri operatori né con gli ospiti della Sacra Famiglia e anche di avere a disposizione un ufficio. Richieste che però non sarebbero state accolte.

Nella struttura “né Silvio Berlusconi né altri, nessuno, potrà fare campagna elettorale“, assicura Pigni, “su questo saremo inflessibili, non sarà permessa alcuna attività di carattere politico e neppure dichiarazioni, comizi, banchetti o manifestazioni”. In base a quanto concordato nell’incontro di ieri tra Sacra Famiglia, Berlusconi, l’Uepe e la Caritas, l’ex premier arriverà comincerà il 9 maggio, e poi tornerà anche il 16 maggio a partire dalle 9.45 del mattino. L’ex Cavaliere farà volontariato nell’Rsa San Pietro, residenza sanitario assistenziale dedicata all’accoglienza di persone affette da demenza, in particolare da malattia di Alzheimer, dove dal primo mattino si propongono agli ospiti attività motorie, di lettura, scrittura e giochi.

Se il leader di Forza Italia, poi, non dovesse presentarsi per le 4 ore settimanali di attività, ha aggiunto Pigni “saremo costretti ad avvertire immediatamente il Uepe”, ribadendo che “anche la sua scorta rimarrà fuori” dalla struttura.

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