“L’uomo di speranza quale era Benito Mussolini aiuta l’altro a vivere e a trasformare la propria vita in un vero servizio a Dio e al prossimo”. Nell’omelia per la messa in suffragio del Duce, anche quest’anno ricordato nel giorno della sua morte nella chiesa di San Ferdinando a Napoli, il parroco Luca Silvestri cita ed elogia per una decina di minuti le virtù del duce, davanti a un centinaio di presenti. “Se riusciamo – ha detto – a fare nostra questa lezione sicuramente aiuteremo tanti ad uscire dalla tristezza e dal pessimismo e restituiremo loro la capacità di amare e di credere, e costruire finalmente una società orientata all’amore di Dio e al servizio del prossimo”. Quando, al termine della messa, gli si chiedono spiegazioni sul valore della celebrazione e sulle frasi dell’omelia, il parroco risponde: “Io sono un sacerdote, celebro gli anniversari di tutti i defunti, non faccio giudizi di tipo politico. Per me – continua – sono figli di Dio tutti e prego per loro. La mia è una preghiera per un defunto”. Alla messa hanno partecipato, tra gli altri, due candidati alle elezioni Europee per Fratelli d’Italia – l’attuale Presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone, e il Presidente del Consiglio Provinciale di Napoli, Luigi Rispoli – e il vicepresidente del Consiglio comunale di Napoli, Marco Nonno. Per nessuno di loro, la celebrazione può essere considerata apologia di fascismo. “Si può prestare a questo nella logica di chi vuole strumentalizzare”, dice Iannone, mentre per Rispoli non si tratta di reato perché “ormai nessuno più pensa seriamente alla possibilità di una ricostituzione del partito fascista”  di Andrea Postiglione

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