Ora sì, è iniziata la campagna elettorale di Silvio Berlusconi. Tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 fu l’inizio della spettacolare rimonta che portò il Pdl a un recupero mai sperato che obbligò il Pd a bruciare Bersani e a unire le forze proprio con il centrodestra. E’ passato un anno e mezzo, ma il tempo sembra essersi paralizzato: anche questa volta è Domenica Live, su Canale 5, lo start della maratona mediatica del Cavaliere, che si avvia a alternare le 4 ore al centro per anziani di Cesano Boscone con le interviste televisive su qualsiasi rete e in qualsiasi programma, perfino quelli che parlano di casi umani, gossip e cronacaccia nera. Certo, non è da meno il segretario del Pd e capo del governo: Renzi poco prima si era fatto intervistare da Lucia Annunziata a In mezz’ora, mentre domani sarà negli studi di Mediaset per partecipare alla puntata registrata di Amici (andrà in onda sabato 3 maggio). 

Nella partecipazione di Berlusconi al programma di Canale 5 l’unica notizia di un canovaccio ormai vecchio e un po’ inutile (la Corte costituzionale di sinistra, “mi hanno impedito di fare le riforme” e poi lunghi minuti su Francesca Pascale e il loro cane Dudù) resta che Berlusconi compie una parziale retromarcia sul giudizio sulle riforme istituzionali. Aveva detto che l’abolizione del Senato così com’è stata presentata è invotabile e ora precisa di “non aver mai detto di aver rotto il patto” con Renzi. Quest’ultimo, secondo Berlusconi, “in consiglio dei ministri ha deciso autonomamente senza ascoltarci che il Senato avrebbe dovuto essere composto da sindaci e che il Capo dello Stato indica 21 membri. Noi subito abbiamo detto non eravamo d’accordo e quando ho incontrato Renzi abbiamo trovato subito un accordo. C’è stato un bailamme di interpretazioni ma io in vita mia ho mantenuto tutti i patti. Una sola volta non l’ho fatto verso l’Ue quando il Capo dello Stato mi ha accusato scortesia non firmando un decreto che io invece avevo assicurato alle autorità europee”. Il riferimento è alla lettera dell’Unione Europea dell’agosto 2011, pochi mesi prima delle dimissioni del governo Berlusconi sotto la pressione delle difficoltà della crisi economica e dell’impennata dello spread tra Bund tedeschi e Btp italiani.

Tutto il resto serve a dare un po’ di carburante al serbatoio di voti di Forza Italia. Innanzitutto, “svuotare” un po’ dell’innamoramento degli italiani per Renzi: “Le riforme – dice per esempio – se si potranno fare con altri e se cioè la sinistra dovesse arrivare a cambiare completamente il suo atteggiamento ultimi 20 anni io sarò lieto di poterle fare con loro se sono quelle che servono al paese. Tra l’altro alcune di quelle le avevamo fatte noi nel 2005 e poi sono state tolte con referendum sciagurato appoggiato dalla sinistra”. E ancora sostiene che il capo del governo gli ricorda lui da giovane: “Matteo Renzi è molto simpatico, è un grande comunicatore ha una notevole capacità di lavoro che mi ricorda quella che avevo io da giovane, ma come tutti gli esponenti della sinistra ha come vangelo l’aumento delle spese e quindi delle tasse. E’ da 64 giorni che Renzi siede a palazzo Chigi e ha già aumentato le tasse sulla casa che saliranno del 32-34%, ha aumentato le imposte sui conti correnti elevandole al 26 %, ovvero un punto di più della media europea. Insomma, Renzi non fa che continuare le vecchie abitudini della sinistra”. Sulle tasse (vecchio abito che va su tutto) insiste: “Non c’è altro modo per abbassare le tasse che tagliare la spesa pubblica, noi abbiamo indicato dove ma non sempre è stato possibile farlo perché contro di noi c’è stato lo schieramento dei sindacati e dell’opposizione di sinistra con ha seguito la strada del tanto peggio tanto meglio. Ora vogliono consegnarci alla damnatio memoriae parlando dei 9 anni dei 20 anni in cui abbiamo governato come fallimento come se noi non avessimo fatto nulla ed invece io ho qui le 40 riforme fatte in 9 anni di governo. Abbiamo fatto più noi in 9 anni che tutti i 50 governi dal ’48 ad oggi mentre la sinistra ne ha fatte solo 5 che sono controriforme”.

Secondo, banalizzare Angelino Alfano: “Non è il caso di parlare di questo, va oltre i professionisti della politica – risponde alla D’Urso – C’è bisogno di gente nuova perchè anche chi era entrato con ideali e passione diventa un mestierante e professionisti della politica”. Terzo, Beppe Grillo: “Chi vota Cinque Stelle non è solo amareggiato ma arrabbiatissimo e segue Grillo che è uno sfasciacarrozze senza una risposta e senza un programma che urla solo e che ha mandato altrettanti urlatori in Parlamento. Il 46% di coloro che hanno votato per lui secondo un sondaggio si dice deluso e disgustato”. 

Quarto, la sua fidanzata: “Francesca (Pascale, ndr) mi ha dato serenità. Io lavoro fino alle 2.30 di notte, lei legge per aumentare la propria istruzione ed è una enciclopedia vivente. È una sinfonia, c’è dentro tutto. Ha sempre ragione lei e me lo fa pesare. Capisce subito le persone”. “Mi è stata sempre vicina, mi ha sostenuto in momenti delicati – aggiunge – Io lavoro da sempre fino alle 2 e mezza di notte e lei legge per aumentare la propria istruzione, è un’enciclopedia vivente. E’ una sinfonia, c’è dentro di tutto. Ha un grande intuito capisce subito le situazioni e le persone ed ha sempre ragione lei. Riesce a leggere nella mente quello che sto pensando, ecco perché  mi devo sempre tenere con pensieri puri”.

Quinto, i cani. Proprio così: “In Italia abbiamo 150mila cani nei canili comunali, sono 150mila prigionieri e allora uno dei settori dei nostri club si deve interessare di questa cosa e ogni club ha il mandato di cercare un papà e una mamma per i cani che sono in prigione e potremo addirittura arrivare a svuotare i canili comunali che costano alla comunità 260 milioni di euro all’anno. Se riusciremo nell’impresa avremo anche fatto contente 150mila famiglie”. L’ex capo del governo dice di essere sempre stato “un amante degli animali. Nelle mie case ho sempre avuto cani e spesso mi ritrovavo a correre con 15 cani al seguito. Mia figlia Marina – aggiunge – ancora ne ha 8 e fa come me”. Il Cavaliere ha ricordato poi come “nei club Forza Silvio verrà istituita una sezione per chi ha gli animali con la possibilità di ricevere cure veterinarie gratuite. Il nostro programma – conclude – avrà tra i punti anche sgravi fiscali per le cure veterinarie e gli alimenti per gli animali”.

E se l’altra volta dal cilindro Berlusconi tirò fuori la promessa dell’abolizione dell’Imu questa volta i suoi elettori si devono accontentare di sentirlo parlare dell’innalzamento delle pensioni: “Ho trovato già le coperture, tutti i pensionati dovrebbero avere una pensione che vada dagli 800 euro in su”. Nemmeno una domanda sulla gaffe sulla quale mezza Europa lo ha criticato (quella dei tedeschi che sosterrebbero che i lager non sono mai esistita, entrata di diritto nella top ten delle balle berlusconiane), mentre la questione dell’esecuzione della pena per la condanna definitiva a 4 anni per frode fiscale diventa un modo per farlo passare da benefattore: “Io ho avuto un incontro con l’assistente sociale che mi ha fatto sapere che a partire da domani mi telefonerà per fissare un appuntamento con i  responsabili della Sacra Famiglia – ha affermato – Farò quello che mi chiederanno di fare. Lo farò con totale partecipazione e piena umiltà. Mi hanno fatto intendere che ci potrebbero essere dei fatti di animazione, gli anziani vogliono che qualcuno li ascolti”. 

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