Ha una faccia “faccia da mostro“. Almeno secondo Servizio pubblico Più, che nella puntata di stasera intervista per la prima volta in video l’ex poliziotto in pensione Michele Aiello, indagato da quattro procure per un presunto ruolo di primo piano in tanti misteri di mafia e di Stato. L’intervista di Walter Molino sarà trasmessa alle 21.00 su La7 e in diretta streaming su ilfattoquotidiano.it nella puntata speciale del programma di Michele Santoro intitolata “Bye Bye Marcello” sul caso Dell’Utri. “Faccia da mostro” è il nome affibbiato da pentiti e testimoni a un volto sfigurato che per anni si è aggirato come un’ombra nella Palermo delle stragi e degli omicidi eccellenti: l’Addaura, via D’Amelio, fino all’omicidio del poliziotto Nino Agostino e di sua moglie incinta. Aiello, che lavorò con Bruno Contrada, nega qualunque coinvolgimento: “In questa storia non c’entro niente, mi sono congedato nel 1977 a causa di una ferita da arma da fuoco che mi ha deturpato il volto. Da allora sono un semplice pensionato, faccio il pescatore e non ho mai più messo piede in Sicilia”. Nelle scorse settimane però, in una perquisizione la Digos gli ha trovato in casa, in Calabria, un piccolo arsenale di armi, le prove di un suo recente viaggio in Sicilia durato tre mesi e ricevute di titoli di Stato, risalenti ai primi anni ’90, del valore di 600 milioni di lire. In un’intercettazione della Dia del 2010, inoltre, fa un riferimento a “quando ero nei servizi segreti”

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