“Stiamo sotto al cielo, fino a quando ce la faccio vado avanti”. Sembra quasi un mantra quello che ripetono alcuni operatori ecologici dell’Asìa, l’azienda dei rifiuti di Napoli. Molti di loro ultrasessantenni: l’età media dei dipendenti dell’azienda, infatti, è di 59 anni. E così, quasi la metà dei trecento addetti allo spazzamento e alla raccolta rifiuti partenopei non può adempiere al 100% alle proprie mansioni per ragioni fisiche. Non solo: in tutta la città girano solo 7 spazzatrici automatiche. In queste condizioni, tenere la città pulita è un’impresa quasi impossibile. “E’ una situazione che da un lato ci preoccupa – dichiara il presidente di Asìa, Raffaele Del Giudice – dall’altro ci entusiasma: date queste condizioni l’Asia non solo sta garantendo i servizi, ma li sta anche estendendo”. Il riferimento è alle nuove isole ecologiche aperte in città e alla raccolta differenziata in aumento. Resta il tema del personale: troppo pochi gli addetti e troppo vecchi: “Si è arrivati a questo perché quando è nata Asìa, i lavoratori assunti erano già anziani. Poi ci si è messa pure la crisi economica, che ci ha impedito di acquistare le spazzatrici automatiche”. Che, se e quando i conti del Comune torneranno in ordine, potranno finalmente essere di più   di Andrea Postiglione

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