Se ne va subito, non trema mai e vince ancora. Domina anche sul Gran Premio delle Americhe, Marc Marquez. Il pilota spagnolo campione del mondo in carica chiude il week end conducendo il gran premio fin dal primo istante, bissando il successo dello scorso anno che lo consacrò come la nuova stella della MotoGP. Non gli sta dietro neanche Dani Pedrosa che perde la ruota del connazionale già al terzo giro. Il suo piazzamento certifica però il dominio Honda sulla pista di Austin, interrotto solo dall’exploit di Andrea Dovizioso. Il pilota romagnolo con una gara straordinaria dopo due giorni difficili porta l’Italia e la Ducati sul podio, precedendo Bradl e Smith.

Punticini per Valentino Rossi, ottavo dopo il cedimento della gomma anteriore che lo ha spinto in basso mentre cercava di prendersi il gradino più basso del podio. Settimo Iannone, che migliora il proprio miglior piazzamento in MotoGP e decimo Lorenzo, protagonista di un errore clamoroso in partenza. Il pilota della Yamaha scatta col largo anticipo, beccandosi la penalità e mandando in confusione tutta la griglia. Ne approfittano le Ducati di Iannone e Cruthclow che risalgono subito, mentre Rossi scivola indietro. Chi non risente di nulla sono Marquez e Pedrosa: gli spagnoli se ne vanno già dal secondo giro, durante il quale il 21enne campione del mondo stabilisce il record della pista e apre la forbice sul connazionale a quasi un secondo di distacco. Un dominio che durerà senza sussulti fino alla bandiera a scacchi.

Così la parte emozionante della corsa è dietro, dove c’è battaglia per il terzo posto. Il pepe ce lo mette Rossi partendo all’attacco dopo la pattinata in partenza. Il nove volte campione del mondo sembra in palla e mette nel mirino Iannone, bravo in partenza a infilare tutti all’interno. In due giri il Dottore sorpassa Cruthclow, poi scivolato dopo un problema alla gomma posteriore, Bradl e Dovizioso e si prende la quarta piazza. Ci mette poco anche a chiudere il gap con Iannone ma il pilota abruzzese è bravo a rispondere al primo attacco di Valentino. Rimarrà anche l’ultimo perché Rossi si pianta a 12 giri dalla fine a causa di un problema al pneumatico anteriore: infila tre giri oltre i 2’05” scivolando in ottava posizione. Alle spalle del pilota abruzzese, a sei giri dalla fine, tornano silenziosi Bradl e Dovizioso. Lo infilano e se ne vanno veloci entrambi.

Inizia la battaglia risolutiva per il terzo gradino del podio ma il ritorno di Smith spinge Bradl a doversi guardare le spalle e Dovizioso ne approfitta per scivolare tranquillo verso il traguardo ritrovando il podio dopo venti gran premi: “Ho fatto fatica all’inizio, ma ho stretto i denti senza andare nel pallone – dice il pilota di Forlimpopoli – Sono felice dopo un periodo difficile. Ce l’abbiamo fatta”. E anche il secondo appuntamento della stagione si tinge di tricolore. Con quel fenomeno di Marquez lì davanti, difficile sperare in qualcosa di più.

Twitter: @AndreaTundo1

Articolo Precedente

Moto Gp Texas, qualifiche: Marquez in pole, poi Pedrosa. Sorpresa Bradl, 6° Rossi

next
Articolo Successivo

MotoGp Argentina, Marquez in pole position davanti a Lorenzo. Rossi sesto

next