All’arrivo in Stazione centrale per la sua visita milanese, Matteo Renzi non risponde ai giornalisti che lo attendono: “Dopo, dopo, in conferenza stampa”, taglia corto il premier. Inutile chiedergli della sua assunzione nel 2004 nell’azienda di famiglia Chil (oggi Eventi 6), poco prima di candidarsi alla presidenza della Provincia di Firenze, cosa che ha obbligato provincia e comune a versare fino a oggi 300mila euro per i suoi contributi pensionistici e il Tfr. E inutile chiedere a Renzi delle eventuali dimissioni da parlamentare del vicesindaco Dario Nardella, candidato alle prossime amministrative del capoluogo toscano. Renzi non risponde. E uno dei due cronisti del Fatto Quotidiano viene spintonato via dagli agenti  di Luigi Franco e Davide Vecchi

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Renzi: “Violenta lotta alla burocrazia e banche aiutino gli artigiani”

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Milano, Renzi visita l’Expo: foto, strette di mano e battute, ma non risponde ai cronisti

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