Perché non torno in Rai? Io voglio tornare in televisione, ma non dovete chiederlo a me. Chiedetelo a loro”. Così Pippo Baudo, ospite de “Le invasioni barbariche”, su La7, risponde a Daria Bignardi circa la sua latitanza in tv. E la domanda della conduttrice è la miccia per un amaro sfogo: “Finora non mi hanno offerto niente di importante. Io sono rimasto molto male per il festeggiamento dei 60 anni della Rai. Io ho fatto 54 anni in Rai, avrei dovuto essere tra i presenti. E invece non sono stato chiamato”. Inevitabile il riferimento alla polemica con Bruno Vespa, timoniere dell’anniversario nel suo programma “Porta a porta” (Rai Uno), che in quell’occasione motivò il mancato invito di Baudo, raccontando di una precedente furiosa lite tra l’anchorman siciliano e l’autore televisivo Claudio Donat-Cattin, già vicedirettore di Rai Uno. Ma Baudo si difende: “In realtà, non c’è stato niente. Lo sputo non riguarda Vespa, che non era neppure presente, ma era simbolico: questo signore (Donat-Cattin, ndr) mi ha dato del mafioso. Io accetto qualunque offesa. Dammi del cornuto e non mi offendo, dimmi cretino e non mi offendo. Ma dammi del mafioso” – continua ironicamente – “e ti ammazzo”. E aggiunge: “Io soffro molto la mafiosità della mia terra e ho pagato un tributo abbastanza consistente con la mafia. Avevo una bella casa sul mare, ma i mafiosi me l’hanno fatta saltare in aria con la dinamite. Perché? Avevo parlato male della mafia in tv in uno spettacolo di Michele Santoro. Poi” – prosegue – “oltre al danno, c’è stata la beffa. Ero convinto di essere risarcito, ma il direttore dell’assicurazione mi disse che in una clausola a fondo pagina c’era scritto: ‘escluso attentati dinamitardi’. I mafiosi usarono la dinamite e… tiè. Nessun risarcimento”. Baudo poi svela di aver votato Renzi alle ultime primarie del Pd (“come siamo ridotti male, eh?”), si esprime con toni caustici su Fabio Fazio (“onore e gloria a lui, è incriticabile”), ribadisce il discusso epiteto che adottò nei confronti della “dama bianca” Federica Gagliardi (“è una mignott…”). E sul solco dell’intervista rilasciata da Antonio Ricci a “Il Fatto quotidiano”, racconta alcuni aneddoti del suo rapporto con Beppe Grillo e il creatore di “Striscia la notizia”. Antonio Ricci e Beppe Grillo abitavano a casa mia, pagavo io, e prendevano il rimborso dalla Rai (una diaria ndr) integrale per il soggiorno, ma stavano a casa mia”  di Gisella Ruccia 

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